Il bomber Milito dai nonni a Terranova da Sibari "Orgoglioso di origini calabresi"

06 nov 11 "Sono orgoglioso delle mie origini calabresi. Essere qui mi suscita una grande emozione". Si è commosso Diego Milito al suo arrivo stasera a Terranova da Sibari, il paese in cui nacquero i suoi nonni che si trasferirono poi in Argentina. Milito, dopo avere incontrato due cugine, Anna Rosa e Franca Borrelli, si è trasferito nella sede dell'Inter Club, che quest'anno celebra il 25/o anniversario della sua fondazione. Ad attendere il fuoriclasse argentino una folla di tifosi interisti provenienti da tutta la Calabria. "Sono felicissimo - ha detto Milito - anche perché è la prima volta che vengo in Calabria. Mi ha fatto molto piacere essere accolto con tanto entusiasmo. Mi è venuta la pelle d'oca nel vedere tutta questa gente. Ho sempre sognato di visitare questa terra perché ho avuto la fortuna di vivere con i miei nonni, che me la descrivevano sempre e me ne parlavano con grande ammirazione". A Milito domani, nella sala consiliare del Comune, sarà conferita la cittadinanza onoraria di Terranova da Sibari.

Ciclo Inter non ancora finito. "Il nostro ciclo non è ancora finito. L'Inter è ancora una squadra forte e sono convinto che già dalla prossima partita torneremo a vincere". Diego Milito, nella sede dell'Inter club di Terranova da Sibari, il paese da cui i suoi nonni partirono per l'Argentina, risponde alle domande dei tifosi sul futuro della squadra nerazzurra. "Non mi aspettavo certo - ha aggiunto Milito - un inizio di stagione così negativo per la mia squadra. Ero fiducioso che avremmo fatto un grande campionato. Poi ci sono state alcune difficoltà. Sono certo, però, che riprenderemo il nostro cammino e, per quanto mi riguarda, sono pronto a dare il mio contributo perché mi sento bene fisicamente". Milito ha risposto anche ad alcune domande sul suo possibile trasferimento al Genoa. "Preziosi - ha detto - mi vuole bene. Per me è stato un grande presidente. Anch'io ho una grande stima per lui perché è stato il primo a credere in me quando ero ancora in Argentina. Gli sarò sempre grato per la possibilità che mi ha dato di venire in Italia. Ma adesso penso all'Inter perché sono un giocatore dell'Inter. Sto bene a Milano, ma nel calcio non si sa mai cosa può succedere".