A Nanni Moretti, De Bortoli e Vecchioni il premio Padula 2011 ad Acri

05 nov 11 Nanni Moretti, Ferruccio De Bortoli e Roberto Vecchioni sono tra i vincitori della quinta edizione del Premio nazionale Vincenzo Padula promosso dall'omonima fondazione. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti si è svolta stasera ad Acri a conclusione di una intensa tre giorni. Nanni Moretti, che in mattinata ha incontrato gli studenti che nei mesi scorsi hanno animato un seminario sulla sua produzione cinematografica, ha ritirato il premio della sezione internazionale 'Vincenzo Talarico', mentre De Bortoli, direttore del Corriere della Sera, è stato insignito del riconoscimento per la sezione giornalismo. Per la sezione 'Narratori del nostro tempo', Roberto Vecchioni ha ritirato ieri il premio non potendo essere presente oggi per partecipare alla manifestazione del Pd a Roma. Maria Pia Ammirati, per la narrativa, è stata premiata come autrice del volume 'Se tu fossi qui' (Cairo), mentre Luciana Castellina ha ottenuto il riconoscimento con 'La scoperta del mondo' (Nottetempo), nella sezione saggistica. Premi speciali sono andati, inoltre, allo storico Giuseppe Abbruzzo, alla scrittrice Marisa Fasanella, al regista Giuseppe Gagliardi, autore del film 'Katanga', e all'antropologo Vito Teti.

"La nostra è una società di vecchi che ha privilegiato le politiche per i vecchi. Nessun governo ha mai fatto una politica a favore delle nuove generazioni". Lo ha detto Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera, intervenendo, ad Acri, ad un dibattito sul tema "I giovani, quale futuro" nell'ambito della cerimonia di consegna della quinta edizione del Premio nazionale Vincenzo Padula. De Bortoli, premiato per il giornalismo, è intervenuto all'incontro, presenti il sindaco di Acri, Gino Trematerra, ed il presidente della Fondazione Giuseppe Cristofaro, moderato dalla giornalista del Tg1 Monica Maggioni, e con la partecipazione di Luciana Castellina, premio per la saggistica, e Maria Pia Ammirati (narrativa). "Oggi un giovane su tre - ha detto ancora De Bortoli - è disoccupato e qui in Calabria la percentuale è ancora più alta. Le politiche che hanno privilegiato le vecchie generazioni devono cedere il passo a nuove iniziative che guardino ai giovani e al futuro". "Ai giovani che hanno difficoltà a progettare il loro futuro - ha detto Luciana Castellina - non abbiamo lasciato nemmeno un'idea attorno alla quale lottare per poterselo costruire".