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    Mons. Bertolone neo vescovo Arcidiocesi Catanzaro-Squillace

     

     

    Mons. Bertolone neo vescovo Arcidiocesi Catanzaro-Squillace

    25 mar 11 Monsignor Vincenzo Bertolone, della Congregazione Missionari Servi dei Poveri “Boccone del Povero”, fino ad oggi vescovo della Diocesi di Cassano Ionio, è il nuovo Pastore dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. La nomina è stata ufficializzata stamane nella Cattedrale cassanese, dal vicario generale monsignor Francesco Oliva, davanti al Clero ed ai religiosi, ai sindaci del comprensorio ed a centinaia di fedeli. Dando lettura della missiva vaticana, firmata dal Nunzio Apostolico in Italia, monsignor Giuseppe Bertello, don Oliva ha reso nota la scelta del Santo Padre Benedetto XVI, che ha inteso chiamare monsignor Bertolone alla guida della Chiesa particolare catanzarese, in sostituzione di monsignor Antonio Ciliberti, dimessosi per motivi di età. L’annuncio, accolto tra le lacrime e la palpabile commozione dalla folla, è stato salutato dagli applausi dei presenti. Subito dopo, dall’altare è stato divulgato il contenuto del messaggio che monsignor Bertolone, nato a San Biagio Platani (in provincia di Agrigento) il 17 novembre del 1946, ha voluto indirizzare alle genti della millenaria diocesi di Cassano Ionio. «Nell’offrire la mia disponibilità, carica di trepidazione per l’alto, arduo e delicato compito che mi attende, guardando con fiducia e speranza alla terra ed ai fratelli e sorelle che mi accoglieranno e per i quali presterò ed offrirò, con umiltà, il mio ministero episcopale, guidato dall’Immacolata, ispirato dal genio di Cassiodoro e dalla spiritualità di san Bruno, sostenuto dalla soavità pastorale di san Vitaliano e dalla forza del martirio di sant’Agazio – ha detto il Presule - non posso né voglio nascondere il sentimento di sofferenza che mi procurano il dover lasciare tante persone davvero care ed il non poter vedere realizzati tanti progetti in fieri e tante idee che la visita pastorale mi aveva messo nel cuore». Ha proseguito monsignor Bertolone: «Nel lasciarvi, mi pervade un senso ch’è insieme di nostalgia, di rimpianto, di desiderio. Sento perciò il bisogno di rivolgervi un ultimo saluto, mentre con la mente abbraccio il paesaggio unico, qua impervio e solitario, là ridente nel sole delle spiagge d’oro, impresso nell’ultimo sguardo della mia cara madre, che qui ha concluso la sua esistenza terrena legandomi per sempre a questa nostra terra. Vado col pensiero alle parrocchie, ai palazzi, alle chiese, agli istituti, al seminario, alle case religiose ed a tutte queste opere dell’uomo abitate da visi ormai divenuti familiari, come le fiorenti attività legate alle scansioni delle stagioni. Rivedo i tanti momenti vissuti con i sacerdoti e con i laici; rivedo tante feste popolari espressione delle vivissime tradizioni cristiane. E rimpiango quello che non ho potuto vedere completato: c’era da attuare con prudenza ed energia quanto il Magistero e la Cei propongono, e ciò ho cercato di fare prima in me, poi nei sacerdoti, poi nel popolo e tra le istituzioni. La buona volontà non è mancata, lo sforzo, l’impegno, l’entusiasmo neppure, ma ne sono venuti fuori solo degli abbozzi, ed anche questi non sempre soddisfacenti: crisalidi, insomma, non ancora farfalle». Ha quindi aggiunto: «Mi resta la consapevolezza di avere molto seminato e molto offerto in termini di formazione e di stimoli, mediante la missione popolare, le lettere pastorali, la visita pastorale ed i numerosi incontri, convegni e conferenze, ma tanto ancora resta da fare. Prego pertanto il Signore affinché faccia fruttificare il buon seme ed invii in questo lembo di Calabria un Pastore attorno a cui tutti possiate stringervi, per rendere meno gravosi i suoi compiti di Vescovo oggi così difficili». In coda, l’invito alla speranza ed alla fiducia: «Non abbiate timore di ciò che vi attende, dell’avvenire, del mondo e degli uomini che verranno. Vivendo tra voi, ho scoperto il vero tesoro delle comunità, i nostri giovani: spesso costretti a non nutrire prospettive e ad andar via, posseggono qualità, intelligenza e valori da custodire gelosamente, e coltivare alacremente, per assicurare un futuro degno a loro ed alla Calabria intera». Congedandosi, monsignor Bertolone ha rivolto un affettuoso saluto a tutto il Clero, le istituzioni ed ai fedeli dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace ed monsignor Antonio Ciliberti, che dal canto suo, nel dare notizia in Duomo della designazione del neoarcivescovo, si è detto certo che «egli, ottemperando alla particolarità del carisma della sua vocazione religiosa, ricercherà i deboli e gli indigenti, quanti non contano per il mondo, al fine di impreziosire la nostra Chiesa con la ricchezza della povertà, e perpetuerà il rapporto di collaborazione con le Istituzioni che hanno a cuore la dignità dell’uomo ed il bene comune, nello spirito della solidarietà, espressione più alta della maturità culturale dei popoli e delle civiltà». Per volontà della Santa Sede, fino alla nomina del suo successore sul soglio episcopale di Cassano Ionio, monsignor Bertolone continuerà a reggere le sorti della Diocesi cassanese, di cui sarà amministratore diocesano. Il suo ingresso nell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace avrà invece luogo il 29 maggio.

    Sindaco Gallo "Cassano perde amico fraterno". ''Cassano e la Calabria citeriore perdono un vescovo eccezionale ed un amico paterno che continuera' ad essere per noi tutti un sicuro punto di riferimento''. Lo ha detto il sindaco di Cassano Ionio e consigliere regionale Gianluca Gallo dopo la nomina ad arcivescovo di Catanzaro-Squillace di mons. Vincenzo Bertolone, dal maggio 2007 alla guida della diocesi cassanese. Gallo ha manifestato a mons. Bertolone i sentimenti del popolo cassanese. ''Da un lato - ha spiegato - v'e' in noi la grande amarezza derivante dall'aver perduto un Pastore che con la sua opera instancabile, vincendo insidiose resistenze e incrostazioni di carattere anche culturale, ha saputo accrescere l'autorevolezza morale e spirituale della Chiesa, spendendosi anche, e con successo, per la promozione di progetti di crescita e sviluppo. Dall'altro, sta la felicita' di sapere che egli continuera' a essere per tutti noi una fonte di luce nel cammino lungo gli oscuri sentieri della quotidianita'. Per questo ho gia' proposto ai gruppi consiliari e alla presidenza del consiglio comunale, che hanno mostrato la loro pronta e convinta adesione, di concedere al nostro vescovo la cittadinanza onoraria''. Gallo, alla fine, ha espresso a mons. Bertolone le ''piu' vive e sincere felicitazioni per l'incarico ricevuto, certo che il neoarcivescovo continuera' a spendersi senza sosta ne' riserve nella sua missione: l'affermazione dei principi evangelici e del bene comune''.

    Monsignor BertoloneLa Bografia di Monsignor Bertolone. Monsignor Vincenzo Bertolone, della Congregazione Missionari Servi dei Poveri “Boccone del Povero”(S.d.P), è nato a San Biagio Platani, nella provincia ed arcidiocesi di Agrigento, il 17 novembre 1946. Ha ottenuto la maturità magistrale nel 1972 ed ha conseguito il Baccellierato in Teologia presso l’Istituto Teologico “San Giovanni Evangelista” di Palermo (1974). È stato ordinato Sacerdote a Palermo il 17 maggio 1975. Si è laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Palermo nel 1981, ed ha conseguito la licenza in Diritto Canonico presso l’“Angelicum” di Roma nel 1985. Nello stesso anno ha ricevuto l’attestato di Postulatore presso la Congregazione per le Cause dei Santi. Nel 1987 ha conseguito il dottorato in Diritto Canonico. Insegnante di religione nelle scuole medie statali di Palermo (1972-1984); cappellano presso l’Istituto di Rieducazione per i minorenni “Malaspina” di Palermo (1975-1980); economo dell’Istituto Educativo di Palermo (1975-1983); Economo Generale (1976-1989) e poi Consigliere Generale del suo Istituto (1976-2006), è stato anche collaboratore parrocchiale di “Santa Maria della Perseveranza” in Roma (1983-1987). Nella stessa città è stato insegnante presso le Suore Orsoline (1985-1986); dal 1987 Superiore-Economo del Collegio Giacomo Cusmano e responsabile dell’Oratorio pubblico “Beato Giacomo Cusmano”; infine formatore dei giovani studenti di Filosofia e Teologia del suo Istituto. Ha ricoperto, inoltre, l’ufficio di cappellano delle Suore Mercedarie del SS. Sacramento, rivestendo l’incarico di formatore delle postulanti, delle novizie e delle juniores delle Suore Benedettine Riparatrici del Santo Volto di Nostro Signore Gesù Cristo Membro dell’Istituto Internazionale del Santo Volto di Cristo, Istituto eretto dal Cardinal Fiorenzo Angelini, dal 1988 al 2001 è stato Officiale della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita Apostolica, dirigendo l’ufficio amministrativo-legale del Dicastero. Dal 2003 Sottosegretario del medesimo Dicastero, ha rivestito tale incarico fino al 10 marzo 2007, quando è stato eletto vescovo di Cassano All’Ionio: ordinato il 3 maggio dal Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone nella Basilica Vaticana, è entrato nella Diocesi cassanese il 13 maggio 2007. Componente della Conferenza episcopale calabra, in seno alla quale presiede la Commissione per il Clero e la Vita Consacrata, è postulatore della causa di beatificazione del Servo di Dio Francesco Paolo Gravina, di Madre Vincenzina Cusmano, di padre Francesco Spoto e di padre Giuseppe Puglisi. Ha al suo attivo diversi libri e pubblicazioni. Ex multis: “La Salus animarum nell’ordinamento giuridico della Chiesa” (1987), “Volto Redentore”, “Le sette lampade” (1997); “E il mandorlo fiorì” (1999); “I sette doni della grazia” (2000); “I tre compagni di viaggio” (2001); “Quello sguardo, “Per tre quarti sono cuore”, “Padre Vitale Bruno pietra miliare dei Missionari Servi dei Poveri” (2002); “Aspetti giuridici e attenzioni carismatiche nelle esperienze di aggregazioni, Federazioni, Fusioni e unioni di Istituti di Vita Consacrata” (2006); “Sulle orme del Divino Viandante” (2007); “Sulla tua Parola” (Lettera pastorale, 2007); “San Paolo, l’innamorato del Volto di Cristo” (2008); “Alla ricerca di Colui che ti cerca” (Lettera pastorale, 2008); “La Chiesa che vorrei” (Lettera pastorale, 2009); “Briciole di speranza,…per guardare oltre”, I, (2009); “Ars spes Ecclesiae” (2009); “Briciole di speranza, …. per guardare oltre”, II, (2010); “Custodisci il bel deposito! Il brivido santo della nostra fede” (Lettera pastorale, 2010); “Perché, perché Signore? Non sei colpa tu, o Signore” (2010); “Briciole di speranza,…per guardare oltre”, III, (2011).

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