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    Dossier Legautonomie Acqua: dispersione al 33%

     

     

    Dossier Legautonomie Acqua: dispersione al 33%. "Sorical deve farsi carico del disavanzo"

    22 mar 11 "La Sorical si deve fare carico del disavanzo economico complessivo del sistema di gestione che non può essere scaricato sui Comuni". A dirlo è stato il presidente di Legautonomie Calabria, Mario Maiolo, che stamani, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, ha presentato il dossier "Il buco nell'acqua" dal quale emerge che, al 2008, la dispersione tra l'acqua immessa negli acquedotti e quella erogata, vale a dire quella effettivamente consumata dagli utenti, è pari al 33%. Una percentuale corrispondente anche al volume economico non fatturato. "I Comuni - ha detto al riguardo Maiolo - non possono essere obbligati a pagare la fattura per quanta acqua viene immessa se poi i cittadini ne pagano il 30% in meno. Fino a quando non viene azzerato, quel 30% deve essere ripartito tra Sorical e Comuni". "Da un'analisi fatta sui bilanci dei Comuni calabresi dal 2001 al 2008 - ha proseguito il presidente di Legautonomie - si vede che, al di là se la gestione è pubblica o privata, c'è un forte disavanzo economico del settore pari a circa 579 milioni di euro in sette anni e di cento milioni medi all'anno sui rifiuti. Questo disavanzo produce sui Comuni una pressione che in tempo di federalismo preoccupa non poco visto che restano". Legautonomie chiede quindi che la Regione "che ha annullato quelli che erano gli ambiti provinciali per un unico ambito regionale, preveda una riorganizzazione del sistema facendo in modo che il disavanzo economico non gravi sui Comuni perché significa penalizzare ulteriormente la possibilità di gestire il proprio ente". "In Italia - ha detto Maiolo - la normativa è altalenante per quanto riguarda le scelte di fondo. In Calabria, ovviamente, le cose si complicano con una gestione che è stata commissariale per molti aspetti della depurazione e dei rifiuti e sostanzialmente ha visto l'applicazione della legge nazionale, la Legge Galli, in maniera non omogenea. L'unità della gestione delle risorse idriche in Calabria non c'é con l'adduzione alla Sorical e tutto il resto del sistema in capo alle Province ed ai Comuni". Secondo i dati raccolti da Legautonomie, negli ultimi anni, la situazione dell'erogazione dell'acqua, pur in presenza di una popolazione sostanzialmente invariata, non è migliorata. Nel 1999, emerge dallo studio, occorreva immettere 134 litri d'acqua per erogarne 100, nel 2005 si è saliti a 152 litri, sempre per erogarne 100, mentre nel 2008 la quota è stata di 149 litri. L'efficienza della rete calabrese nel 2008 risulta quindi di un punto percentuale inferiore alla media nazionale, con una dispersione che si attesa, appunto al 33,1%. Secondo i dati di Legautonomie, su ciascun cittadino calabrese grava una dispersione media di 135 metri cubi annui di acqua. Complessivamente, nel 2008, sono stati immessi nel sistema idrico 297.996 metri cubi di acqua per un'erogazione di 199.233 metri cubi.

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