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    Famiglia dorme in autostazione a Castrovillari, nessun aiuto dalla città

     

     

    Famiglia dorme in autostazione a Castrovillari, nessun aiuto dalla città

    15 mar 11 “Quanto sta avvenendo a Castrovillari, in questi giorni, è necessario che sia portato all’attenzione di tutti, in modo particolare da quelle Associazioni che, come la nostra, da tempo, si occupano dei problemi sociali e cercano di sollecitare le Istituzioni affinchè essi siano risolti o quanto meno attenuati”. Inizia così la denuncia dell’Associazione Citta’ Solidale di Castrovillari. “E’ successo, e l’evento si è protratto per una settimana fino a quando qualche Cittadino sensibile e di buona volontà ci ha informato, che una famiglia composta da cinque persone abbia trascorso le notti, dormendo sul pavimento, nella sala d’attesa dell’autostazione ! Inizialmente la notizia ci sembrava incredibile, non riuscendo ad immaginare che in una grande e nobile Città come Castrovillari potessero verificarsi queste situazioni, ormai divenute abituali nelle grandi metropoli: invece abbiamo constatato di persona, esterrefatti, anche, di fronte alla derisione di qualche cittadino presente che ci invitava, addirittura, a chiamare la Polizia per farli sgombrare, che cinque esseri umani, avvolti in coperte di fortuna, giacessero sul pavimento della sala d’attesa dell’autostazione, per trascorrevi la notte!| Ci siamo immediatamente attivati e non siamo riusciti a trovare subito una soluzione, perché la nostra Città è priva di strutture sufficientemente idonee per accogliere queste persone indigenti e bisognose: ce n’è una sola, attualmente Funzionante grazie all’impegno di coraggiosi ed impavidi Volontari che, pur avendo esaurito la sua capienza, da noi interpellata, si è attivata, immediatamente, per fornire pasti caldi a questi sventurati e per garantire loro un tetto, assolutamente precario però, visti gli scarsi mezzi a sua disposizione, per depositare i pochi stracci posseduti e per evitare loro di dormire all’addiaccio o alla vista sbeffeggiante dei cosiddetti cittadini benpensanti. Abbiamo, anche, constatato che ci sono Istituzioni presenti, da secoli, sul territorio per altre finalità ma anche sostanzialmente preposte all’assistenza dei bisognosi, che pur avendo ereditato dalla Carità di alcuni benefattori delle case, le tengono chiuse ed inutilizzate, in attesa non si sa di che cosa e sordi all’invito di qualche Ente che vorrebbe servirsene per crearvi luoghi di prima accoglienza. A questo proposito, siamo ancora in attesa di conoscere che fine abbia fatto la pratica, attivata dal Consiglio comunale di Castrovillari nel 2007 e curata fino a quella data dallo scrivente, Vicepresidente, e dal Presidente Masotina, circa il passaggio di un edificio inutilizzato, di proprietà dell’ex ASL n° 2, al Comune di Castrovillari che avrebbe dovuto ospitare la benemerita “ Casa Betania” che rappresenta, allo stato, la punta di diamante della Carità a Castrovillari! Queste situazioni, le nuove povertà; gli anziani e la loro solitudine; i bambini ed i servizi, talvolta insufficienti ed inefficaci, per la loro crescita; i disabili e le loro grandissime difficoltà; gli indigenti che, quotidianamente, fanno ricorso alle Caritas parrocchiali per ottenere cibo per se stessi, per i propri figli e generi di prima necessità; gli investimenti per le Politiche sociali; il welfar, i servizi essenziali alla Persona, potrebbero essere elementi di dibattito e di discussione nell’occasione dell’imminente visita pastorale che il nostro Vescovo, Mons. Vincenzo BERTOLONE, effettuerà nella nostra Città nella quale, oltre che con le realtà ecclesiali, sociali e culturali, si incontrerà, di certo, con il Consiglio Comunale. Sarebbe, inoltre, auspicabile che le Istituzioni pubbliche, il Comune, la Provincia, la Regione rilancino, in controtendenza rispetto all’attuale situazione, il settore dei Servizi sociali; che riportino il welfare al centro dell’attenzione politica ed amministrativa; che destinino per esso risorse primarie ed adeguate; che attingano finanziamenti, anche, dalle altre Istituzioni nazionali e, soprattutto, europee, avendo cura di elaborare progetti seri ed idonei. Sarebbe opportuno, infine, in quest’ottica, ripristinare la collaborazione e la concertazione con tutte le Associazioni e le Agenzie cittadine che operano nel Sociale onde venire a conoscenza di tutte le situazioni, specialmente di quelle più delicate ed impellenti, per, poi, elaborare interventi mirati ed efficaci”.

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