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    Aperto anno giudiziario Corte dei Conti calabrese

     

     

    Aperto anno giudiziario Corte dei Conti. Sentenze per 18 mln. Frodi Ue e Sanita' i maggiori interventi

    02 mar 11 Sanità, che si conferma autentico ventre molle, e frodi comunitarie in aumento: è quanto emerge dall’attività svolta nel 2010 dalla Sezione giurisdizionale e dalla Procura della Corte dei conti, presentata a Catanzaro in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario dell’organo regionale della magistratura contabile. La cerimonia è stata aperta dalla relazione del presidente Luciano Coccoli, insediatosi da pochi mesi che ha messo in rilievo, nel 2010, la pronuncia di sentenze di condanna per un importo di 18 milioni di euro di cui 16 milioni 801 mila per giudizi di responsabilità. Sono state emesse 31 sentenze pari a circa il 27,4% del totale per un importo di 4 milioni 724 mila euro. Il presidente ha rilevato come la maggior parte delle fattispecie sottoposte al giudizio della sezione riguarda illeciti per percezione di contributi pubblici erogati dai Ministeri delle Attività produttive e delle Politiche agricole. Altro dato sottolineato è il fatto che è venuta meno la “sistematica inosservanza dell’obbligo di deposito della quasi totalità degli enti locali calabresi” alla segreteria della Corte. Nel 2009 sono infatti pervenuti 3005 conti, il sestuplo dell’anno precedente. Dalla relazione del procuratore regionale Cristina Astraldi De Zorzi è emersa la crescita in maniera esponenziale del numero delle citazioni per frodi in materia di fondi comunitari: nel 2010 sono state 62 con un incremento del 46% rispetto all’anno precedente. A fronte di ciò i danni richiesti ammontano a 25 milioni 577 mila euro. “Di questi, 44 atti di citazione - ha aggiunto il procuratore - hanno riguardato i fondi destinati alla zootecnia e 14 quelli infrastrutturali della legge 488/1992; l’incremento é dovuto, in particolare, a segnalazioni della Guardia di finanza di illecita percezione di fondi comunitari destinati alla zootecnia da parte di soggetti sottoposti a misure di prevenzione e di sorveglianza. Nel 2010 molte sono state le sentenze di condanna per indebita percezione di fondi comunitari”. “Le istruttorie - ha precisato Astraldi De Zorzi - hanno riguardato non solo la legittima concessione dei fondi pubblici e la loro corretta ed adeguata utilizzazione ma anche l’utilizzazione di beni e risorse pubbliche. Sono stati chiamati a giudizio soggetti pubblici e privati che, indebitamente, hanno percepito finanziamenti pubblici in mancanza dei requisiti richiesti dalla normativa vigente. Tali operazioni fraudolente hanno comportato la distrazione di fondi pubblici dalle originarie finalità e non hanno consentito a soggetti che ne avrebbero avuto diritto di usufruirne così arrecando un danno all’economia calabrese e a tutta la comunità”. La procura contabile ha riservato “massima attenzione” al settore della sanità. “Gli atti di citazione in materia - ha detto Astraldi De Zorzi - sono stati 17 rispetto ai 7 del 2009 e con essi è stato richiesto un importo di danno di quasi 40 milioni di euro con un aumento del 100%. La gravità della situazione sanitaria in Calabria è stata rappresentata dalla Procura in sede di audizione davanti alla Commissione errori sanitari della Camera nel maggio del 2010”.

    Nel corso del 2010, con un'importante attivita' svolta dalla Guardia di finanza, ma anche da altre forze dell'ordine, sono state aperte 3.565 vertenze con un incremento del 17 per cento rispetto all'anno precedente. Sentenze di condanna per oltre 18 milioni di euro sono state pronunciate, nel 2010, dalla Sezione giurisdizionale della Corte dei conti della Calabria, la maggior parte delle quali riguarda danni subiti in relazione ad illeciti correlati alla percezione di contributi pubblici erogati dal ministero delle Attivita' produttive o da quello delle Politiche agricole. Il bilancio e' emerso nel corso della cerimonia per l'inaugurazione dell'anno giudiziario della magistratura contabile, che si e' svolta oggi a Catanzaro.

    Frodi sui fondi comunitari e sprechi nel settore della sanita' i due settori di maggiore intervento da parte della Procura della Corte dei conti della Calabria, che oggi ha inaugurato l'anno giudiziario. Nella relazione del procuratore regionale Cristina Astraldi De Zorzi, e' stata evidenziata l'attivita' crescente dell'ufficio che e' al primo posto in Italia nel rapporto magistrati-produttivita'. Per quanto concerne le frodi comunitarie, sono state 62 le citazioni, con un incremento del 46 per cento sull'anno precedente, con danni richiesti pari a oltre 25,5 milioni di euro. Nello specifico, sono stati 44 gli atti di citazione che hanno riguardato i fondi destinati alla zootecnica e 14 quelli infrastrutturali sulla legge 488. Tra le casistiche segnalate nella relazione, anche quella relativa agli allevatori che non hanno sottoposto i propri allevamenti ai controlli sanitari.

    Il secondo settore di maggiore intervento, come ha ricordato Astraldi De Zorzi, e' stato quello della sanita'. I segmenti maggiormente attenzionati sono stati quelli degli errori sanitari, dei bilanci delle Asp, finanziamento della spesa sanitaria, attivita' dei medici extramuraria odi altro genere, passando anche per l'acquisto dei farmaci. "Le indagini piu' rilevanti ha affermato il procuratore regionale - hanno riguardato gli sprechi di denaro pubblico, tra cui vanno menzionati la corresponsione di quote del Fondo sanitario regionale in carenza di copertura finanziaria tramite il ricorso ad anticipazione di cassa per 250 milioni di euro e la maggiorazione dell'importo contrattualizzato relativo alle prestazioni rese dalla case di cura private accreditate, senza adeguata riduzione dei costi del comparto pubblico, per un importo totale di 25 milioni". Attenzione particolare e' stata rivolta dalla magistratura contabile anche ai danni originati per errori sanitari. "Gli atti di citazione in materia sanitaria - ha spiegato Astraldi De Zorzi - sono stati 17 rispetto ai 7 del precedente anno e con essi e' stato richiesto un importo di danno di quasi 40 milioni di euro, con un aumento del 100 per cento".

    Il presidente della sezione, Luciano Coccoli, ha sottolineato nella sua relazione che nell'anno passato sono state emesse 31 sentenze in questo filone di controllo, pari a circa il 27,4 per cento del totale, per un importo di oltre 4,7 milioni di euro. E tra le responsabilita' accertate dalla Corte dei conti calabrese, il presidente di sezione ha ricordato la vicenda che coinvolge il comandante della polizia municipale, il sindaco e alcuni amministratori di un Comune, non specificato dal magistrato, i quali avevano creato una gestione "parallela" e fuori bilancio con lo scopo di utilizzare gli incassi della polizia municipale per anticipare al primo cittadino e agli amministratori somme di denaro, fungendo come una sorta di "cassa continua" a disposizione degli interessati che prelevavano denaro per qualsiasi uso, anche personale. Tra gli altri casi di responsabilità giudicati dalla magistratura contabile, quella di un agente contabile che non aveva versato tributi comunali, trattenendoli in compensazione di pretesi crediti; ed ancora, un delegato di Automobil club che aveva riscosso tasse automobilistiche omettendo il versamento nella casse della Regione.

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