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    Nessun caso di batterio killer in Italia

     

     

    Nessun caso di batterio killer in Italia

    30 mag 11 In Italia non ci sono ancora stati casi di infezione da Escherichia Coli del ceppo che sta mietendo vittime in Germania, ma il sistema sanitario è 'allertato' e pronto a registrare eventuali contagi. Lo afferma Alfredo Caprioli, esperto dell'Istituto Superiore di Sanità, che su incarico del Ministero della Salute sta seguendo l'evoluzione dell'epidemia. "Noi siamo il centro di riferimento europeo per l'Escherichia Coli nella veterinaria e negli alimenti - sottolinea Caprioli - già da venerdì abbiamo fornito a tutti i laboratori Ue un nuovo protocollo per l'analisi che consente di trovare il ceppo tedesco con più facilità. Per il momento posso affermare che in Italia non è stato trovato nessun caso, ma che comunque le società scientifiche di nefrologia sono state allertate e gli ospedali sono pronti a ricevere eventuali pazienti". Per il momento sugli alimenti non ci sono controlli aggiuntivi in Italia: "Questa è una decisione che dipende dal Ministero - continua l'esperto - per ora stiamo effettuando solo i controlli di routine. C'é da notare però che i casi trovati finora nei vari paesi Ue sono tutti in persone che provenivano dalla Germania, e quindi sono state contagiate lì. Il ceppo 'tedesco' è di un tipo molto raro, che contrariamente agli altri dà problemi soprattutto agli adulti". Per il momento dunque non ci sono allarmi nel nostro paese, anche se è meglio seguire le usuali norme igieniche: "Le persone che hanno contratto il batterio non sono contagiose come quelle che hanno l'influenza - spiega l'esperto - ma comunque il contagio può avvenire se, ad esempio, si viene in contatto con le feci di un bimbo che si è ammalato. Per quanto riguarda la verdura è sufficiente lavarla bene, anche con la semplice acqua, per limitare i rischi. Nel caso dei cetrioli, che sembrano essere il veicolo del contagio, forse è meglio sbucciarli".

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