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    Ass Otto Torri "Rossano ha carte in regola per diventare paese-albergo"

     

     

    Ass Otto Torri "Rossano ha carte in regola per diventare paese-albergo"

    27 mag 11 Il centro storico di Rossano, uno dei più estesi, popolati e prestigiosi della Calabria, ha tutte le carte in regola per diventare un grande albergo diffuso. Dalla Città alta, può partire una rivoluzionaria stagione di sviluppo turistico. Con il ritorno all’antico. Ed attraverso un patto tra residenti, commercianti, imprenditori illuminati e amministrazione comunale. Le condizioni ci sono tutte. Le volontà anche. Serve soltanto partire, senza indugi. Anzi a tappe forzate. L’esperienza del giovane imprenditore italo-svedese, Daniele KIHLGREN, ormai nota in tutt’Italia, può essere un ottimo strumento di comparazione. E’ sicuramente uno stimolo a rendersi conto che la materia prima e gli strumenti, a Rossano, ci sono tutti. – Centri rurali come SANTO STEFANO DI SESSANIO in Abruzzo o MATERA in Basilicata, rappresentano esempi eloquenti da studiare e imitare. Senza inventarsi nulla o perdere tempo in altre direzioni. Il rilancio dell’economia complessiva di una comunità e l’attrazione di flussi turistici diversi e qualificati, nazionali ed internazionali, passa attraverso il recupero originario dei luoghi, dell’identità e delle tradizioni. Passa attraverso l’offerta di quella qualità della vita che c’era e che ancora è custodita nei nostri centri storici. Altre vie, così come dimostra lo stesso mancato sviluppo del turismo balneare locale, restano fallimentari nel medio e lungo termine. E’, questa, la filosofia imprenditoriale e la mission che, anni fa, ha spinto Daniele KIHLGREN, ad interrompere l’originaria impresa di famiglia, improntata sulla cementificazione e ad investire tutte le sue sostanze per il recupero di borghi italiani in stato di abbandono. L’Italia – ha spiegato KIHLGREN intervistato nei giorni scorsi dai giornalisti di REPORT – ha subito un’amputazione. Il patrimonio storico minore e interi paesaggi sono stati costantemente violati con la ri-destinazione turistica. Questi luoghi che racchiudono tradizioni, culture ed arte, sono estremamente seducenti. Da parte di tutti – ha detto – l’approccio dovrebbe essere costruttivamente conservativo. Il fine è riconsegnare al Paese un pezzo d’Italia che è andata perduta. Attraverso l’urbanistica originaria si fa organizzazione alberghiera. CITTADINE ABBANDONATE, RIPRENDONO A VIVERE. I giovani scelgono di ritornare ed investire nei luoghi di origine. Ed i turisti prediligono luoghi incontaminati che raccontano la propria storia e che possiedono un pathos interiore unico ed ineguagliabile. La tutela di questi patrimoni – ha concluso KIHLGREN – va contro quelle che sono le leggi alberghiere. Qui siamo tutti illegali. Tornare all’antico può significare, a volte, anche violare le normative si sicurezza. Le case ristrutturate da Daniele KIHLGREN a Santo Stefano di Sessanio, a 30 km dall’Aquila, con tecniche antiche – si è chiosato nel servizio del giornalista Rai Giorgio SIMONETTI – non sono state danneggiate dal terremoto che ha distrutto interi paesi dell’Abruzzo. – Intelligenti pauca!

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