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    Confapi: Referendum contro Equitalia

     

     

    Confapi: Referendum contro Equitalia

    26 mag 11 La cravatta fiscale di Tremonti, dal primo luglio in poi, con la complicità di Equitalia, stringerà più forte il colletto delle imprese. Lo ha dichiarato in una nota il presidente regionale della Confapi Mario Petramale, il quale ha aggiunto d’essere seriamente preoccupato davanti ai possibili effetti del decreto Sviluppo, ovvero in quella parte in cui si prevede – sottolinea il numero uno calabrese della Confapi – che trascorsi 60 giorni dalla notifica dell’accertamento, il fisco potrà iniziare automaticamente le procedure della riscossione dell’imposta dovuta. Si tratta – secondo Petramale – di una consegna, da parte di Tremonti, di una specie di potere assoluto a Equitalia, ovvero di un’accelerazione notevole delle procedure di riscossione, dal momento che si eliminerà il passaggio dell’iscrizione a ruolo e della successiva emissione della cartella esattoriale. Tutto ciò significa che si accorceranno i tempi per la gestione dell’esborso finanziario relativo agli avvisi di accertamento. Sarà quindi una stretta finale al collo delle aziende dal momento che proprio l’accertamento esecutivo obbligherà il contribuente a pagare una congrua parte delle imposte accertate prim’ancora che se ne sia verificato l’effettivo dovuto. In particolare – spiega Patramale – appare (anzi lo è) particolarmente lacunoso il coordinamento con le procedure deflattive del contenzioso tributario. Morale della favola? Se – puntualizza Petramale – dovesse entrare in vigore questa norma, Equitalia avrebbe un potere assoluto e indiscriminato e potrà agire senza alcun preavviso. Cosicché le imprese potranno vedersi pignorati i beni a loro insaputa. Insomma diventa sempre più difficile capire l’azione di Tremonti che se da una parte predica l’allargamento delle ganasce fiscali, dall’altra prepara gli strumenti a Equitalia per strangolare il mondo produttivo delle piccole, medie e micro aziende. Come al solito li italiani sono trattati da sudditi e non da cittadini come la Costituzione presupporrebbe. Per questa ragione – afferma il presidente regionale della Confapi Calabria – promuoveremo un referendum per l’abrogazione della legge N°248 del 2/12/2005 e successive modificazioni e integrazioni. È stata questa legge , infatti – puntualizza il numero uno della Confapi Calabria - che ha dato la possibilità all’Agenzia delle Entrate di costituire società ad hoc per la riscossione dei tributi, ovvero la famigerata Equitalia.

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