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    Festival della cultura "Trame" a Lamezia per svegliare coscienze

     

     

    Festival della cultura "Trame" a Lamezia per svegliare coscienze

    25 mag 11 Un festival per "svegliare le coscienze dei calabresi con le armi della cultura". Così stamani il giornalista Lirio Abbate nel presentare "Trame. Festival dei libri sulle mafie" che si svolgerà a Lamezia Terme dal 22 al 26 giugno prossimo e che sarà aperto con un dibattito sull'informazione in Calabria cui, tra gli altri, prenderà parte don Ciotti. Abbate ha anche reso noto che "ci saranno più di cento operatori che si sono occupati della mafie, raccontandole nei libri che hanno pubblicato e di cui noi parleremo in questa cinque giorni lametina". E infatti alla manifestazione hanno già aderito molti autori di testi che "raccontano" le mafie, tra cui undici magistrati, ventisei giornalisti, dieci studiosi e due sacerdoti. "Lamezia - ha proseguito Abbate - così come l'intera Calabria, ha bisogno di essere stimolata e noi veniamo qui per dare un contributo pratico e diretto nella convinzione che il muro dell'omertà può essere abbattuto. La nostra intenzione, infatti, è quella di creare un terremoto nelle coscienze e nella gente". Un'iniziativa, quella di Lamezia che, come ricordato dall'assessore comunale alla Cultura, Tano Grasso, è "prima ed unica in Italia ed è destinata a far diventare Lamezia un punto di riferimento nazionale. A Torino - ha aggiunto - dove abbiamo presentato il Festival nel corso del Salone internazionale, abbiamo riscosso un grande successo e questo festival è destinato a crescere man mano che attrarrà persone interessate a questo tema". Nel corso del suo intervento, Grasso ha anche reso noto che ogni giorno, dalle 18 alle 24, si susseguiranno le presentazioni dei volumi in diversi luoghi della città ed il sabato e la domenica "saranno doppiate, ovvero allo stesso orario - ha detto - ce ne saranno due in luoghi diversi". Di "qualcosa di straordinariamente importante" e "non solo di un evento", invece, ha parlato il sindaco, Gianni Speranza, secondo il quale si tratta di "un'iniziativa culturale del tutto inedita che di solito non si svolge in una città come Lamezia. Stiamo facendo una scommessa molto più grande di quelle che di solito fanno le città come la nostra - ha aggiunto - e noi vogliamo che questo diventi un appuntamento cadenzato cui segua una seconda e una terza edizione. La collaborazione con l'Associazione lametina antiracket - ha concluso - rappresenta il nostro tentativo di costruire una democrazia organizzata". Tante finora le case editrici nazionali che saranno presenti all'evento che è stato organizzato dal Comune in collaborazione con l'Ala e con il patrocinio dell'Associazione italiana editori sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura. Questo anche se, come detto dal presidente dell'Ala, Armando Caputo, "é una sfida difficile con un programma impegnativo. Ci sono molti ostacoli - ha concluso - ma siamo convinti che sarà un successo". Intanto, Abbate ha preannunciato che le case editrici "doneranno al Festival molti libri che parlano di mafia. Festival che, da parte sua, li consegnerà alla Biblioteca comunale per distribuirli nella varie scuole della città"

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