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    Incendiata l'auto del sindaco di Tropea

     

     

    Incendiata l'auto del sindaco di Tropea

    25 mag 11 Persone non identificate hanno dato alle fiamme, la notte scorsa, a Tropea l'auto del sindaco della cittadina Alfonso Repice. La vettura, una Lancia Y, è andata completamente distrutta. Le fiamme dalla vettura parcheggiata nei pressi dell' abitazione del primo cittadino si sono propagate ad un fuoristrada poco lontano che è stato distrutto. Il rogo è stato spento dai vigili del fuoco. Sull'episodio indagano Polizia e carabinieri. "La grave intimidazione subita dal sindaco di Tropea, Alfonso Repice - afferma il sottosegretario all'Economia Antonio Gentile - colpisce e intristisce: è assai grave che un uomo di quella levatura, giunto da Torino (dove svolgeva il ruolo di segretario generale con Chiamparino) per servire la sua terra debba essere vittima di manifestazioni mafiose. A Repice va la mia solidarietà convinta - prosegue Gentile - nella certezza che egli saprà trovare unanime consenso, dai partiti, dai sindacati, dalle associazioni, intorno ad un rifiuto netto e deciso di ogni intimidazione e di qualsiasi pressione mafiosa. Spero che la magistratura possa individuare e colpire i responsabili di questo misfatto che offende una delle città simbolo della Calabria, conosciuta e amata in tutto il mondo per la sua straordinaria bellezza"

    Chiamparino chiama Repice. Il sindaco uscente di Torino, Sergio Chiamparino, ha telefonato oggi, ad Alfonso Repice, il sindaco di Tropea la cui auto è stata incendiata la notte scorsa, per esprimergli la sua solidarietà. Augurandosi che i responsabili dell'atto intimidatorio "siano al più presto individuati e assicurati alla giustizia", Chiamparino ha espresso a Repice "la vicinanza della comunità torinese".

    "Esprimo solidarietà al sindaco di Tropea, Adolfo Repice, vittima di un atto intimdatorio inqualificabile. Il Pd sostiene gli amministratori locali impegnati per il rispetto della legalità e condanna la violenza ad ogni livello". Lo afferma, in una nota, il commissario del Pd Calabria, Adriano Musi. "Atti come quello compiuto ai danni del primo cittadino di Tropea - aggiunge Musi- non dovrebbero mai trovare spazio nella dialettica politica. Mi auguro che Repice continui a svolgere il mandato conferitogli dagli elettori e che i responsabili del danneggiamento della sua auto siano assicurati alla giustizia. "Mi appello - conclude - alle autorità affinché sia garantita all'amministrazione comunale di Tropea la possibilità di amministrare l'istituzione comunale senza condizionamenti".

    Soldiarieta' Anci. L'Anci esprime solidarietà al sindaco di Tropea, Alfonso Repice, al quale, la notte scorsa, è stata incendiata l'auto. Nell'esprimere, anche a nome degli organi dell'Associazione dei Comuni Italiani, la solidarietà a Repice per il "vile gesto intimidatorio", il Presidente facente funzioni dell'Anci Osvaldo Napoli e il Segretario Generale Angelo Rughetti, aggiungono: "siamo certi che il gesto di cui è stato vittima il Sindaco Repice, sul quale auspichiamo vengano fatte tutte le indagini e tutti gli accertamenti del caso, non ne intaccheranno l'impegno amministrativo". "Ancora una volta - aggiungono i due rappresentanti dell'Anci - un sindaco, primo rappresentante delle istituzioni sul territorio, si vede oggetto di atti intimidatori. Una situazione che come Anci denunciamo da tempo".

    Il Movimento politico "Azione e Passioni" costituito all'interno del Pdl esprime solidarietà al sindaco del Comune di Tropea, Adolfo Repice, vittima di una intimidazione. I componenti del movimento "incitano il sindaco Repice - è scritto nella nota - a proseguire nel suo percorso amministrativo con determinazione e serenità, auspicando che le Forze dell'Ordine possano presto far luce sulla vicenda".

    Il Sindaco di Vibo Valentia, Nicola D'Agostino, in una nota ha espresso solidarietà al Sindaco di Tropea, Adolfo Repice, per l'intimidazione subita. "Esprimo - afferma D'Agostino - a nome dell'intera città, oltre che personalmente, la più sincera vicinanza al Sindaco Repice a cui rivolgo unitamente l'invito a compiere, senza indugi, il proprio dovere. Sono certo che il collega Repice continuerà con rinnovato vigore la propria azione politica e amministrativa"

    Solidarietà al sindaco di Tropea dal sen. Bevilacqua e dal coordinatore provinciale Valerio Grillo Dopo l'attentato al sindaco della città di Tropea solidarietà viene espressa dal sen. Francesco Bevilacqua e dal coordinatore provinciale del Pdl Valerio Grillo. L'episodio ci lascia sgomenti - hanno sottolineato i due esponenti del Pdl - e rafforza la nostra consapevolezza di quanto sia importante fare fronte comune dinanzi a qualsivoglia forma di prevaricazione che tenti di minare l'operato di chi è al servizio delle comunità locali. La grave intimidazione subita dal dott. Adolfo Repice è un episodio assai grave per uomo che ha anteposto l'amore per la sua terra alla realizzazione personale, ma anche per Tropea città simbolo della Calabria, conosciuta e apprezzata in ogni parte del mondo per la sua straordinaria bellezza. Bisogna, perciò, adottare misure volte a garantire sicurezza, legalità e presenza dello Stato, in un territorio che ha necessità di ripartire proprio da questi presupposti per poter avere reali possibilità di crescita e di sviluppo. Ne sono convinti i due leader vibonesi del Pdl che credono sia ora di ripensare al Vibonese ed alla Calabria dando priorità ad una serie di azioni di contrasto contro la violenza criminale, come per altro sta già facendo il Governo Berlusconi, a cui va affiancato l'impegno quotidiano di ogni cittadino a favore della legalità e della giustizia nelle istituzioni e nella vita sociale e politica, utile a creare un'opposizione reale e duratura ai tentativi di intimidazione volti a condizionare la vita democratica della nostra provincia. Amministrare un territorio complesso come il nostro - concludono Bevilacqua e D'Agostino - nel segno della trasparenza è un obiettivo che va perseguito senza indugi e contro ogni forma di intimidazione".

    In merito all'intimidazione subita dal Sindaco di Tropea, Adolfo Repice, il Presidente della Commissione Sanità, Nazzareno Salerno, dichiara quanto segue: "Esprimo solidarietà e vicinanza al Sindaco di Tropea, Adolfo Repice, vittima di una vile ed insensata intimidazione. Come cittadino calabrese e come rappresentante delle istituzioni non posso che condannare fermamente un atto frutto della barbarie e della scelleratezza che non può trovare né ora né mai alcun tipo di giustificazione. Tutta la Calabria deve lottare per respingere chi fa uso della violenza e delle prevaricazioni per ottenere scopi che, evidentemente, hanno ben poco di pulito". Nazzareno Salerno -Presidente Commissione Sanità -

    "Lo sdegno, per l'ennesima intimidazione è grande. Grande è l'amarezza per il vile e ignobile atto dinanzi il quale sento il dovere morale e civile di esprimere la mia vicinanza e la mia solidarietà al sindaco Repice, vittima di un così grave azione intimidatoria, e di solidarizzare con tutta l'intera cittadinanza di Tropea, con tutte le persone oneste del nostro territorio che non ne possono più di soprusi, atti intimidatori e logiche criminali". E' quanto afferma il Consigliere regionale del Partito democratico Bruno Censore, commentando quanto avvenuto la scorsa notte a Tropea, dove persone non ancora identificate hanno dato alle fiamme, l'autovettura del sindaco Adolfo Repice.

    Sgomenti ed esterrefatti abbiamo appreso la notizia dell'atto intimidatorio nei confronti del sindaco di Tropea Adolfo Repice, del quale apprezziamo l'impegno per il rilancio di quella che per tutti è la capitale del turismo calabrese ed al quale siamo grati per aver deciso di ritornare nella sua città natale mettendo a disposizione la sua apprezzata esperienza al servizio di questo ambizioso progetto". Così afferma Pippo Bonanno, coordinatore provinciale del Movimento Scopelliti, che a nome dell'intero gruppo ha voluto esprimere forte solidarietà al sindaco di Tropea. "E' triste che finanche una città il cui nome è conosciuto ed ammirato in tutto il mondo non sia risparmiata dall'arroganza di una criminalità che non si arrende dinanzi alla richiesta di legalità e sicurezza che i cittadini comuni lanciano disperatamente alle Istituzioni". "Come Movimento e soggetto politico attento agli umori della gente e sensibile alle speranze dei giovani, nell'invitare il sindaco Repice a non lasciarsi intristire da questo gesto vile ed a raddoppiare gli sforzi che già sta compiendo da quando è alla guida della città di Tropea, cogliamo l'occasione per lanciare un appello a tutti gli amministratori calabresi, e del Vibonese in particolare, affinché facciano fronte comune, con quella stragrande e schiacciante maggioranza di calabresi perbene, per rilanciare con forza l'impegno costante a garanzia della sicurezza dei cittadini, della legalità negli uffici ed in ogni angolo di strada, con l'obiettivo di estirpare, una vola e per sempre, la mala pianta della criminalità, cancro che intossica i nostri ambienti, ma dal quale possiamo e dobbiamo guarire".

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