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    Istituto CNR Mangone rischia trasferimento a Catanzaro

     

     

    Istituto CNR Mangone rischia trasferimento a Catanzaro

    24 mag 11 L' Istituto di Scienze Neurologiche del Cnr di Mangone "rischia di essere traslocato presso l'ateneo di Catanzaro, in uno dei costruendi Poli d'innovazione frutto dell'intesa Cnr - Regione - Atenei calabresi. Questo deliberato, impoverimento dell'area urbana cosentina, sembrerebbe determinato esclusivamente dalla necessità di assecondare il mero volere della maggioranza al governo della Regione". Lo si legge in una nota del Sindacato nazionale lavoratori della ricerca dell'Unione Sindacale Italiana. "L'Istituto con sede a Piano-Lago di Mangone (CS), con oltre 8000 prestazioni l'anno altamente specialistiche di diagnostica nella genetica molecolare, biochimica e diagnostica per immagini (Risonanza Magnetica Nucleare), contribuisce a fornire servizi sanitari a pazienti provenienti da tutta la Calabria affetti da malattie del sistema nervoso. Alcuni politici calabresi, ignorando le esigenze dei ricercatori e dei lavoratori tutti della struttura scientifico - sanitaria, vorrebbero trasferire strumentazione, servizi e sede a Catanzaro, mentre il personale specializzato nello studio delle patologie nonché nell'utilizzo delle strumentazioni rimarrebbero in provincia di Cosenza, in una sede secondaria e con sicura mortificazione delle loro professionalità. Logica orientata al bene comune vorrebbe che entrambe le sedi di Cosenza e Catanzaro potessero egualmente operare ed erogare servizi alla comunità. Di contro, l'aberrante operazione in corso di realizzazione toglierebbe di fatto ai calabresi la possibilità di usufruire di necessarie prestazioni sanitarie nella propria regione. Dopo l'attenzione posta al problema in campagna elettorale da Enzo Paolini (candidato a sindaco di Cosenza per il centro-sinistra), oggi a pochi giorni dal secondo turno elettorale che vede lo stesso Paolini in ballottaggio con il candidato del centro-destra, il Governatore Scopelliti scende in campo su tale vicenda e, durante la riunione di giunta regionale della settimana scorsa, ha finalmente proposto ed approvato la convenzione che permette all'Istituto di Scienze Neurologiche del Cnr di continuare ad erogare le sue prestazioni sanitarie funzionali alla ricerca medica pubblica. Ciò dopo oltre un anno di immotivata sospensione del servizio svolto dall'Isn in regime di convenzione con il SSR ininterrottamente da oltre 8 anni. Trattasi di una vicenda sulla quale occorre fare luce, il sindacato dei lavoratori della ricerca USI/RdB, solitariamente continuerà a battersi affinchè le logiche politiche restino estranee alla ricerca pubblica e la loro invadenza non distrugga le professionalità di tanti lavoratori, con manovre finalizzate solo alla realizzazione di operazioni immobiliari. Si tratta dell'ennesima umiliazione che i calabresi subiranno perché costretti ad emigrare anche per una prestazione che fino a pochi mesi fa era d'eccellenza per l'intera regione. Ancora una cattedrale nel deserto. Che sia il deserto di Catanzaro o di Cosenza poco importa. Siamo sempre in Calabria. E tutto questo per una politica che non guarda al bene comune ma al potere di pochi"

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