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    In attesa incontro Regione, grande preoccupazione a Porto di Gioia

     

     

    In attesa incontro Regione, grande preoccupazione a Porto di Gioia

    21 mag 11 C'é grande attesa tra i lavoratori del porto di Gioia Tauro per gli esiti dell'incontro che si svolgerà martedì a Catanzaro tra la Regione e la Medcenter container terminal (Mct) per discutere della decisione della Maersk, il colosso danese nel trasporto dei container, di abbandonare lo scalo calabrese. Maersk è azionista al 33% di Medcenter mentre le altre quote fanno capo a Contship Italia. Dopo l'annuncio del colosso danese la Regione si è resa subito disponibile ad un'analisi della situazione per capire la portata numerica della diminuzione e le possibili soluzioni. La Regione ha infatti già un piano di interventi costituito dall'Accordo di programma quadro per Gioia Tauro all'interno del quale è prevista la realizzazione di infrastrutture, incentivi alle imprese e programmi di sviluppo. L'uscita di Maersk dal porto di Gioia Tauro avrà ovviamente una diretta conseguenza sull'occupazione e provocherà esuberi che, secondo alcune previsioni, si aggirano intorno al 25% della forza lavoro di Mct, che è pari a 1.100 lavoratori ai quali poi si aggiungono i 600 addetti dell'indotto. Nel 2010 nel porto di Gioia Tauro sono stati movimentati 2,85 milioni di container. La Maersk rappresenta il 25% del traffico e con l'abbandono del colosso danese lo scalo calabrese si troverà a dover fronteggiare una riduzione molto forte. I lavoratori e le organizzazioni sindacali, che ieri hanno tenuto un sit-in per chiedere chiarezza sul futuro del porto, da diverso tempo sostengono che nello scalo calabrese c'é un trend positivo. Nei primi quattro mesi del 2011 sono stati movimentati 969 mila teu (container da 20 piedi) contro gli 865 mila dello stesso periodo del 2010. Sull'abbandono da parte di Maersk ci sono segnali già da diverso tempo, considerato che il colosso danese ha attuato un rallentamento della movimentazione. E tutto questo è avvenuto malgrado l'autorità portuale di Gioia Tauro, nei mesi scorsi, abbia deciso di eliminare le tasse di ancoraggio. Ma nonostante questa iniziativa, la Maersk trova più conveniente fare scalo a Port Said. A questo si è aggiunta la decisione dell'azienda di attivare un nuovo servizio dall'Estremo Oriente a Genova, tagliando fuori completamente il porto di Gioia Tauro.

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