Inchiesta Beauty Farm, assolto dirigente Comune Soverato

20 mag 11 I giudici del tribunale di Catanzaro hanno assolto il responsabile del settore urbanistica del Comune di Soverato, Giuseppe Carnuccio, coinvolto nell'inchiesta sui presunti illeciti nella realizzazione di un centro per servizi turistico alberghieri con annesso centro di benessere. Il pubblico ministero, Emanuela Costa, aveva chiesto la condanna di Carnuccio alla pena di otto mesi di reclusione per i reati di concorso in abuso e violazione di norme urbanistiche e falsità ideologica. Nell'ambito della stessa inchiesta, nel marzo del 2010, il giudice dell'udienza preliminare aveva prosciolto dalle accuse Michele Menniti, di Sant'Andrea Ionio, responsabile del servizio del settore Urbanistica del Comune di Soverato, e Walter Canino, di Catanzaro, dirigente del servizio del dipartimento Urbanistica della Regione. Il 9 giugno del 2010, inoltre, al termine del processo con rito abbreviato era stati assolti altri due imputati, il notaio Antonio Andreacchio, 57 anni, di Badolato, proprietario del terreno interessato dai lavori e socio maggioritario della 'Total Beauty', e Bartolomeo Gambardella, 64, di Soverato, socio accomandatario e legale rappresentante della stessa società, imputati per concorso in abuso di ufficio e violazione di alcune norme in materia urbanistica. L'inchiesta si concluse a luglio del 2008, dopo oltre un anno di indagini dei carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria. Secondo le ipotesi d'accusa, oltre che in base ad un permesso a costruire rilasciato illecitamente, le opere per la realizzazione del centro sarebbero state eseguite in totale difformità al progetto, iniziando i lavori in zona sismica senza i necessari preavvisi, omettendo la trasmissione del progetto secondo l'iter previsto dalla legge