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    Venerdì 20 a Lorica Convegno sulla Rete Natura 2000 del Parco della Sila

     

     

    Venerdì 20 a Lorica Convegno sulla Rete Natura 2000 del Parco della Sila

    18 mag 11 Della Rete Natura 2000 del Parco Nazionale della Sila - sistema di protezione voluto dall’Unione Europea in attuazione della Direttiva Uccelli (79/409/CEE del 2 aprile 1979, che ha per oggetto la conservazione degli uccelli selvatici) e della Direttiva Habitat (92/43/CEE del 21 maggio 1992, concernente la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche) - si parlerà durante un convegno organizzato dall’Ente silano, in collaborazione con l’Università della Calabria e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, per il 20 maggio prossimo al Centro Visita Cupone, nel comune di Spezzano della Sila, a partire dalle 9. Il Parco include nel suo territorio ben 25 Siti d’Interesse Comunitario (SIC), un Sito d’interesse Nazionale (SIN) e 3 Zone di Protezione Speciale (ZPS) ed offre dunque un’occasione privilegiata per l’integrazione degli obiettivi e delle strategie di conservazione della Direttiva Habitat con il sistema istituzionale delle aree protette in Italia. Nel 2010, grazie ad una convenzione con il Dipartimento di Ecologia dell’Università della Calabria e con il GESAF della Mediterranea, il Parco, quale Ente gestore, ha affidato la redazione delle Misure di conservazione dei suoi siti Natura 2000, la cui finalità è quella di conferire al futuro Piano del Parco le caratteristiche di un “Piano Integrato”, che includa cioè l’insieme di quelle basi scientifiche, metodologiche e di azioni che rendono il territorio di un Parco Nazionale, sede anche di una Rete ecologica Natura 2000, uno scenario adeguato agli obblighi di monitoraggio ed agli obiettivi di conservazione previsti dalla Direttiva “Habitat”. Si rende ora più che mai necessario presentare la Rete Natura 2000 e proporre al pubblico un bilancio dello stato di conservazione delle risorse forestali, anche in vista delle azioni da perseguire per il futuro, in particolare in riferimento alle misure di conservazione della biodiversità di questa importante rete “verde”. Il convegno di venerdì prossimo partirà dall’analisi della situazione biogeografica e floristica dell’area del Parco, proseguirà con le problematiche della gestione forestale - essendo la foresta il principale ecosistema - approfondirà le mappe e lo stato di conservazione degli habitat visti come unità di vegetazione ed affronterà, infine, il delicato problema della conservazione e della gestione della fauna vertebrata ed invertebrata. L’occasione sarà utile anche alla presentazione delle nuove scoperte sulla biodiversità dell’altipiano silano, sia a livello floristico che faunistico, scoperte che consentono di tracciare, nel complesso, un bilancio ampiamente positivo. Ampio e molto qualificato il parterre degli ospiti che prenderanno parte al convegno. Ad aprire i lavori sarà il presidente dell’Ente silano Sonia Ferrari, mentre i saluti saranno affidati al presidente di Federparchi Italia Giampiero Sammuri, al preside della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Gino Crisci, al direttore del Dipartimento di Ecologia Maria Bitonti ed all’assessore alle Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria Franco Pugliano. Il convegno proseguirà con la presentazione delle relazioni scientifiche a cura del presidente della Società Botanica Italiana Franco Raimondo e del presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali Orazio Ciancio e si entrerà nel vivo del tema delle misure di conservazione delle aree della Rete Natura Natura 2000 nel Parco calabrese grazie ai seguenti interventi: un rappresentante del Ministero dell’Ambiente; Giuseppe Graziano, responsabile per le Aree protette del Dipartimento per le Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria; Liliana Bernardo, ricercatrice dell’Orto Botanico dell’Unical; Giuliano Menguzzato, Loredana Barreca, Giuseppe Luzzi, Pasquale Marziliano, Angelo Scuderi, Luca Pelle del Dipartimento Gestione dei Sistemi Agrari e Forestali dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria; Dimitar Uzunov, Carmen Vangale e Domenico Puntello dell’Orto Botanico dell’Unical; Pietro Brandmayr, Gaetano Aloise, Mara Cagnin, Antonio Mazzei, Antonio Mingozzi, Roberto Pizzolotto, Patrizia Rima, Stefano Scalercio, Dino Scaravelli, Pierpaolo Storino, Salvatore Urso, del Museo di Storia Naturale ed Orto Botanico della Calabria e del Dipartimento di Ecologia dell’Unical; Sandro Tripepi, Emilio Sperone, Antonio Iantorno, Antonio Crescente, Daniele Veltri, Salvatore Prosperati, del Dipartimento di Ecologia dell’Unical; Francesca Crispino e Giacomo Gervasio della Cooperativa Greenwood. Ad Antonio Nicoletti, responsabile Nazionale delle Aree Protette e Biodiversità di Legambiente, e a Michele Laudati, direttore dell’Ente Parco, saranno affidati i momenti conclusivi dell’importante e intenso convegno, durante i quali si concentreranno riflessioni e considerazioni sul ruolo delle aree protette per la conservazione della biodiversità e sulla gestione sostenibile delle ricchissime risorse forestali del “gran bosco d’Italia”.

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