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    Falsi esami: Unical parte civile. Procuratore Granieri: ancora nessun indagato

     

     

    Falsi esami: Unical parte civile. Procuratore Granieri: ancora nessun indagato

    18 mag 11 "L'Università della Calabria è decisa a costituirsi parte civile nell'eventuale processo che dovesse scaturire dalla chiusura delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Cosenza a seguito della nostra segnalazione circa alcune anomalie verificate nelle procedure di registrazione degli esami". Lo ha detto, incontrando i giornalisti, il rettore dell'Università della Calabria, Giovanni Latorre. "Non guarderemo in faccia nessuno - ha aggiunto Latorre - e perseguiremo con determinazione ogni responsabilità che dovesse emergere dall'indagine al fine di tutelare l'immagine e gli interessi dell'Ateneo". La vicenda, secondo quanto è stato riferito nel corso della conferenza stampa, ha preso avvio da un'iniziativa assunta dalla facoltà di Lettere e filosofia seguita ad un controllo dell'Area didattica riguardo lo statino di uno studente relativo ad un esame sul quale il docente titolare non ha riconosciuto la sua firma. Esame in merito al quale non esisteva alcuna registrazione di tipo cartaceo o digitale. In presenza, dunque, di un falso l'Università, l'8 marzo 2011, ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica. Il rettore ha spiegato che l'Università della Calabria è passata dalla gestione di 72 mila esami nel 2000 a 162 mila nel 2010. "Con ben due riforme - ha detto Latorre - e soprattutto con il cambiamento del sistema di registrazione degli esami, da quello cartaceo a quello digitale, è possibile che soprattutto nei primi anni di applicazione di tale sistema si siano create delle falle di cui qualcuno potrebbe aver approfittato". Latorre ha anche espresso "l'auspicio che sulla vicenda si faccia piena e completa luce" e ha confermato "la piena disponibilità da parte dell'ateneo a fornire tutto il supporto e la collaborazione necessari affinché l'autorità giudiziaria arrivi all'accertamento di ogni responsabilità. Ciò si rende assolutamente necessario per confermare la reputazione dell'ateneo quale istituzione lontana da ogni situazione non conforme al rispetto delle regole di correttezza e trasparenza, sia per tranquillizzare le famiglie, gli studenti e l'opinione pubblica che l'Unical rimane, nonostante tutto, sana ed esempio positivo nella realtà calabrese". Il Procuratore della Repubblica di Cosenza, Dario Granieri, ha riferito che, nell'ambito dell'inchiesta, "si sta valutando la posizione di alcuni studenti e impiegati dell'università addetti alla registrazione degli esami, ma che al momento nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati". Dall'inchiesta è emerso, tra l'altro, che gli studenti non soltanto non avrebbero mai sostenuto alcuni esami, ma avrebbero avuto assegnati anche voti alti al fine di migliorare il loro rendimento accademico.

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