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    PM Mollace "Chi manovra Lo Giudice?"

     

     

    PM Mollace "Chi manovra Lo Giudice?"

    16 mag 11 ''Il tempo si è incaricato di mandare in frantumi le calunnie sapientemente veicolate in questi giorni dalla 'cabina di regia' che manovra e dirige Lo Giudice Antonino". Lo afferma, in una dichiarazione, il sostituto procuratore generale di Reggio Calabria, Francesco Mollace, per anni alla Dda reggina, il cui nome è stato fatto dal boss pentito Antonino Lo Giudice. Il magistrato, che chiede che "il manovratore venga stanato", fa riferimento al primo verbale di interrogatorio di Lo Giudice ai magistrati della Dda di Reggio Calabria, pubblicato oggi dal giornalista del Sole 24 Ore Roberto Galullo sul suo blog "Guardie o ladri". "Apprendo oggi - ha sostenuto Mollace - che dal primo verbale di interrogatorio reso da Lo Giudice emerge di tutta chiarezza che il fratello Luciano Lo Giudice conosceva il sottoscritto ed il collega dott. Cisterna i quali si rivolgevano al fratello di Lo Giudice testuale 'come ci si rivolge ad uno spazzino' (ovviamente, e lo dico da parte mia, con il rispetto dovuto al lavoro di netturbini). Dunque rapporti leciti e formali e soprattutto nessun favore pur nel ruolo di confidente che il sedicente collaboratore attribuisce al proprio fratello Luciano". Antonino Lo Giudice, che si e' autoaccusato delle bombe fatte esplodere lo scorso anno a Reggio Calabria chiamando in causa il fratello Luciano ed altre due persone, nel primo interrogatorio, secondo quanto riporta il blog, afferma:
    ".. allora voglio fare una premessa Procuratore allora Luciano è confidente e neanche io … se aveva un'amicizia con questo Spadaro Stracuzza, aveva amicizia pure con il Procuratore Mollace, aveva amicizia con il Procuratore Alberto Cisterna, ma non significa che era infame o che pure i Procuratori gli abbiamo fatto qualche favore, no! Questo non significa niente, nessuno (incomprensibile) nessuno perché il Procuratore può essere amico pure con me come con lo spazzino, come con il dottore con tutti non significa che può essere corrotto oppure che siano confidenti uno con l'altro, giusto?". Alla luce del verbale, Mollace ha concluso sostenendo che "é arrivato il momento dunque che il manovratore venga stanato ovunque si annidi non essendo più tollerabile l'opera di inquinamento della vita cittadina giudiziaria e non che è in atto".

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