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Autorita' porti Gioia: nessun silenzio su dichiarazioni Matteoli

13 mag 11 "Non c'é stato alcun silenzio da parte dell'Autorità portuale di Gioia Tauro rispetto alle dichiarazioni del ministro Altero Matteoli sull'ipotesi di una possibile cassa integrazione". E' quanto si afferma in una nota del segretario generale Salvatore Silvestri in relazione alle dichiarazioni del sindacato Sul. "Al contrario - prosegue Silvestri - in un comunicato il presidente Giovanni Grimaldi ha parlato di irrituale richiesta di Cigo (in quanto appunto non vi è stata una preventiva comunicazione ai sindacati e al Comitato portuale) che, peraltro, non risulta giustificata dai dati delle movimentazioni dei traffici che, rispetto allo scorso anno, registrano un incremento dell'11%. Abbiamo adottato il provvedimento di abbattimento delle tasse facendo, al momento, ricorso solo alle nostre risorse finanziarie. Nel contempo, avendo in bilancio la disponibilità di poche migliaia di euro previste alla voce attività promozionali, in base a quanto disposto dal Ministero dell'Economia, non è pensabile che l'Ente possa fare di tutto. E' chiaro quindi che, in una più complessiva programmazione di rilancio del porto, è più proficuo abbattere le tasse d'ancoraggio piuttosto che partecipare ad una "vetrina sul mondo". "La Regione, per il retro porto - aggiunge Silvestri - ha sottoscritto un importante Apq, in cui è prevista un'incisiva azione di promozione. Non ultimo il Convegno internazionale di logistica che, il prossimo giugno, vedrà giungere a Gioia Tauro i massimi esponenti di settore. Stiamo, altresì, avviando un'importante attività di infrastrutturazione tecnologica dell'area portuale e retro portuale, attraverso un'operazione di cablaggio informatico del territorio con l'attivazione di un'area wi-fi per l'intera zona. Si tratta di un lavoro di svariati milioni di euro a totale carico dell'Autorità Portuale. In questo modo le industrie, che vorranno insediarsi a Gioia Tauro, troveranno, già pronta, la rete informatica alla quale basterà solo collegarsi per poter, così, usufruire di servizi tecnologici all'avanguardia". "Credo si debbano accantonare - conclude Silvestri - gli interessi corporativi per poter gettare le basi di una programmazione futura rispetto alla quale, è chiaro, l'unione fa la forza".