Boss pentito Lo Giudice accusa 3 PM in un memoriale

13 mag 11 Il boss pentito della 'ndrangheta Antonino Lo Giudice ha depositato un memoriale al Tribunale della liberta' di Catanzaro citando i nomi di tre magistrati reggini sostenendo che "questi signori procuratori e Luciano Lo Giudice e Antonino Spanò sono stati legati per anni, l'uno all'altro, per motivi illeciti e convenienze". Lo scrive il Quotidiano della Calabria che pubblica anche la riproduzione della lettera, scritta a mano. Luciano Lo Giudice è il boss fratello di Antonino e Antonino Spanò è il titolare di un rimessaggio di barche di Reggio. Lo Giudice fa i nomi del procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia Alberto Cisterna, del sostituto procuratore generale di Reggio Francesco Mollace, e dell'ex sostituto procuratore generale Francesco Neri, trasferito cautelativamente dal Csm a Roma dove è consigliere di Corte d'appello, oltre a quello di un sottufficiale dei carabinieri, Francesco Maesano. Lo Giudice aveva già fatto i nomi di Mollace e Cisterna nelle deposizioni che hanno portato, il 15 aprile scorso, all'arresto dello stesso Lo Giudice, del fratello Luciano e di altre due persone per le bombe fatte esplodere lo scorso anno contro la Procura generale di Reggio Calabria e l'abitazione del procuratore generale Salvatore Di Landro e dell'intimidazione al procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone.

"In riferimento al presunto coinvolgimento del carabiniere Francesco Maisano nei rapporti con i Lo Giudice si precisa che il militare è estraneo a ogni accusa da parte del collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice". Lo precisa stamani il Quotidiano.