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    Processo WhyNot: Bruxelles conferma immunità per De Magistris

     

     

    Processo WhyNot: Bruxelles conferma immunità per De Magistris

    10 mag 11 La sessione plenaria del Parlamento europeo ha approvato la richiesta di Luigi De Magistris, eurodeputato dell'Idv, per usufruire dell'immunità parlamentare nella causa per diffamazione che gli è stata intentata da Clemente Mastella, anche lui eurodeputato (Udeur/Ppe) e come De Magistris in corsa per la poltrona di sindaco di Napoli. L'approvazione è stata a larga maggioranza per alzata di mano. De Magistris non è presente a Strasburgo. L'11 aprile scorso la commissione giuridica aveva dato parere positivo a favore di De Magistris. Nel dicembre 2009 Mastella aveva incaricato i suoi legali di agire contro De Magistris per il risarcimento dei "gravissimi danni subiti in ragione dell'operato dell'ex pm di Catanzaro" nella gestione "dell'inchiesta giudiziaria Why Not". All'epoca Mastella aveva chiesto un risarcimento di un milione di euro. Prima della votazione, il parlamentare del Pdl Sergio Silvestris, ha voluto che la presidenza ribadisse che l'immunità era stata "chiesta" da De Magistris. "Lo chiedo - ha affermato - perché è strano" che lo abbia fatto uno che "in questi anni si è distinto per aver attaccato i privilegi della casta dei politici dichiarando che bisogna difendersi nel processo e non cercare scappatoie per evitarlo". Ieri il presidente dell'europarlamento, Jerzy Buzek, ha reso noto che l'ex magistrato ha chiesto di poter usufruire dell'immunità parlamentare per due altri procedimenti civili con richiesta di risarcimento danni intentati dall'imprenditrice calabrese Enza Bruno Bossio, componente della Direzione nazionale del Pd, e dall'avvocato e parlamentare Pdl Giancarlo Pittelli. I due in passato sono stati indagati da De Magistris nell'ambito delle inchieste Why Not e Poseidone. Le loro cause sono in relazione a quanto scritto dall'eurodeputato nel suo libro 'Assalto al pm. Storia di un cattivo magistrato'.

    Non mil lascio intimorire: "Ad aprile la commissione giuridica ha dato parere positivo, oggi lo stesso parere è stato dato dal Parlamento europeo. Niente è cambiato e non ho intenzione di farmi trascinare in qualsiasi triviale gazzarra pre elettorale, cavalcata ad arte da competitori politici che non sanno come attaccarmi e quindi attuano una campagna strumentale, temendo il cambiamento e la discontinuità che stiamo portando avanti a Napoli". Così sul suo sito l'eurodeputato dell'Idv Luigi De Magistris, candidato sindaco a Napoli. "Del resto, ho già detto che non ho mai usufruito di scudi e immunità nei procedimenti penali, e nelle cause civili, con le quali mi viene richiesto un risarcimento economico per le opinioni da me espresse, ho semplicemente fatto ricorso ad un diritto stabilito dalla Costituzione e dalla normativa europea. Le opinioni dei parlamentari sono insindacabili, come è giusto che sia e come ha confermato il Parlamento Ue. Sono stato eletto dai cittadini per essere portavoce delle loro domande scomode: dunque la mia azione di denuncia non può essere soffocata e intimidita". De Magistris spiega che ad attaccarlo "sono quei poteri forti - politici e non - che cerco di smascherare e che accuso. Fino ad ora, ribadisco, anche nei procedimenti penali sono sempre uscito archiviato o prosciolto, dunque non ho niente da temere dalla giustizia, avendo sempre agito da pm nel suo pieno rispetto. In questi giorni, tanto per fare un esempio recente, é stata ammessa la mia costituzione come parte civile nel processo per corruzione in atti giudiziari a Salerno in riferimento all'avocazione di Why not e la revoca di Poseidone, per i quali sono imputati diversi magistrati e due parlamentari del PdL, cioé Pittelli e Galati. Quindi il tribunale ha riconosciuto che ho subito un danno professionale e anche economico per la sottrazione di quelle due inchieste, che mi hanno portato ad un trasferimento ingiusto. Il gip del Tribunale di Perugia, sempre in questi giorni, ha archiviato l'ennesima denuncia contro di me in riferimento a Toghe Lucane. Insieme a me, sono state archiviate le posizioni di Nuzzi, Apicella, Verasani accertando la correttezza del nostro operato in quelle indagini. E' incredibile -conclude- l'enormità di personaggi, adesso imputati per fatti gravi ai miei danni, che si fa avanti per avanzare cause civili per intimidirmi, Pittelli e Bossio compresi. Un sistema d'accerchiamento politicamente trasversale che però mi preoccupa poco, avendo fiducia nella giustizia e soprattutto avendo la certezza del mio operato passato di ex pm e di politico attualmente candidato sindaco a Napoli"

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