Allevatori podolici: vaccinazione contro brucellosi - Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

Allevatori podolici: vaccinazione contro brucellosi

09 mag 11 "Le solite manfrine ...che con la scusa dell'eradicazione della brucellosi in Calabria tentano di perpetuare colossali giri di danaro disinformando l'opinione pubblica". E' quanto si afferma in una nota del coordinamento interprovinciale allevatori podolici di Catanzaro, Crotone e Vibo sulla vicenda della vaccinazione dei bovini contro la brucellosi. "Le solite litanie ...che da oramai sei anni vengono riproposte periodicamente a pappagallo - prosegue la nota - per tentare ancora una volta di dipingere gli allevatori regionali come un confabulo di minacciosi criminali nei confronti dei veterinari preposti ai controlli; quando sono invece proprio questi ultimi ad essere vessatori nei confronti degli allevatori, i quali non hanno possibilità alcuna di sottrarsi alle verifiche e che piuttosto hanno tutto l'interesse a veder risanati i propri allevamenti. Le solite cantilene ...che si estrinsecano nella paventata inefficienza nei controlli effettuati in Calabria, auspicandone l'inasprimento, quando invece è da sei anni che ogni singolo allevamento calabrese viene regolarmente 'vivisezionato' varie volte nel corso dell'anno. E dunque, se mai inefficienze vi saranno, stanno tutte negli uffici burocratici del Servizio veterinario regionale, che pur acquisendo i dati non li trasmette poi correttamente al Ministero". Per il coordinamento interprovinciale allevatori podolici " la verità è che in tutti i Paesi mondiali si è da subito risolto il problema brucellosi con la vaccinazione del patrimonio zootecnico; che la stessa Comunità Europea indicava l'adozione del vaccino quale possibile via maestra, e che il pilotare la scelta del Ministero della Sanità verso il fallimentare metodo degli abbattimenti, era evidentemente funzionale non già a risanare davvero gli allevamenti meridionali, ma solo alla gestione dei fondi comunitari, i quali non si sarebbero potuti manovrare senza l'invenzione della 'brucellosi politica'"