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    Morta l'anziana azzannata dai cani a Lattarico, la Procura apre inchiesta

     

     

    Morta l'anziana in coma azzannata dai cani a Lattarico, la Procura apre inchiesta. individuato uno dei proprietari dei cani

    07 mag 11 Non ce l'ha fatta. Si e' spenta questa notte Carmelina Quattromani, la donna di 74 anni, di Lattarico, finita in coma dopo essere stata aggredita da un branco di cani nei pressi della sua abitazione come vi avevamo raccontato gia' ieri. La donna, che era tornata da poco dalla Germania, dopo una vita di sacrifici ha trovato la morte nel suo paese nella maniera piu' atroce possibile. Dilaniata dai cani. La signora Quattromano era stata aggredita dal branco che aveva infierito sulle cosce sulle gambe al sedere e poi alle braccia che lei aveva opposto agli animali in un disperato tentativo di difesa. Tale e tanta la violenza degli animali che le avevano addirittura fratturato un braccio. Frattura che potrebbe essera stata cusata anche dalla caduta a terra mentre fuggiva per eviatre l'aggressione dei cani. Profonde e deturpanti le ferite che le zanne degli animali le avevabo procurato. Ma putroppo per lei, rimasta sola a terra, nessuno dei suoi compaesani e' riuscito ad intervenire perche' i cani con il sangue alla bocca si erano ancor di piu' inferociti. Ridotta in gravissime condizioni la corsa in ospedale dove i medici hanno dapprima tentato di ridurre le ferite chirurgicamente e poi in rianimazzione avevano tentato di stabilizzarla. Ma non c'è stato verso. La donna questa notte e' spirata per un arresto cardiocircolatorio. Ora la Procura di Cosenza ha aperto un procedimento per omicidio colposo. I magistrati dovranno appurare se i cani del branco fossero stati lasciati incustoditi dai loro proprietari. Infatti gli agenti della polizia municipale hanno gia' individuato il proprietario di uno dei tre cani che hanno aggredito l'anziana. L'uomo è stato sentito dai vigili urbani riferendo che il suo cane non aveva mai manifestato un'indole violenta o aggressiva e che la responsabilità di quanto è accaduto è da attribuirsi agli altri due animali. Nei suoi confronti, comunque, non è stato adottato alcun provvedimento. E questo perché, hanno spiegato i carabinieri, che stanno collaborando alle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Cosenza, è tutto da dimostrare il nesso di causalità tra la morte della donna e l'aggressione da parte dei cani. E quindi al momento non è ipotizzabile alcuna responsabilità nei confronti del proprietario del cane che ha aggredito insieme agli altri due la pensionata. Le indagini mirano ad accertare anche, in questa fase, se il decesso della pensionata sia stato provocato dalle lesioni subite a causa dei morsi dei cani o se sia sopravvenuto per altre cause. La donna aggredita viveva insieme alla figlia che disperata ha atteso in ospedale che il miracolo avvenisse. Emigrata in Germania assieme al marito per mantenere una delle figlie in Italia che dovevano studiare e farsi una posizione. Una di quelle storie da emigranti da "libro cuore" come tante se ne possono raccontare nei paesi della nostra regione. Perso il marito la donna era tornata a casa poco meno di un mese fa, mentre l'altra figlia era rimasta in Germania. I cani che dunque non la conoscevano l'hanno aggredita nei pressi di un cassonetto dove probabilmnete era andata a buttare la spazzatura. Ora le due figlie, una delle quali e' rimasta in Germania, sono rimaste orfane ed in paese, in contrada Piretto di Lattarico, i compaesani pensano a come aiutarle. Li nel paese la vicenda ha suscitato dolore e sconcerto. Anche perché si avverte un senso di colpa generale per quanto è accaduto.

    Non erano randagi i cani che hanno aggredito Elvira Quattromani, la pensionata di 75 anni morta a Lattarico a causa dei morsi degli animali. Lo ha detto, in una dichiarazione, il sindaco di Lattarico, Gianfranco Barci. "Dagli accertamenti che sono stati effettuati - ha aggiunto Barci - è emerso che è stato uno soltanto il cane che ha aggredito la signora Quattromani. L'animale, insieme agli altri due cani che si trovavano nella zona ma che non hanno aggredito la pensionata, ha un padrone che è stato identificato dai vigili urbani. Così come hanno un proprietario gli altri due cani che si trovavano nei pressi della casa di Elvira Quatromani. Col randagismo, dunque, questa vicenda non c'entra nulla". Barci ha anche riferito che Elvira Quattromani viveva con una figlia, dipendente comunale, alla quale il sindaco ha espresso la sua solidarietà.

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