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    Un gara di auto intitolata al boss ucciso: la Questura di Reggio Calabria l'annulla

     

     

    Un gara di auto intitolata al boss ucciso: la Questura di Reggio Calabria l'annulla

    06 mag 11 Il Questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona, ha annullato con proprio provvedimento per motivi di ordine pubblico l'effettuazione di una gara automobilistica intitolata alla memoria del defunto boss della 'ndrangheta di Gallico, quartiere della periferia nord della citta' dello stretto, Domenico Chirico. La gara automobilistica, denominata ''II minislalom Trofeo La Collina-Città di Sambatello" ed organizzata dalla scuderia "Piloti per Passione", era riservata alla partecipazione di vetture speciali, sport, turismo e granturismo. Gli organizzatori avevano omesso di trasmettere alla questura la parte del programma della manifestazione sportiva dove si richiamava esplicitamente la dedica del 'Memorial' a Domenico Chirico. Il questore, venuto a conoscenza del programma completo della gara automobilistica, ha deciso immediatamente di annullarne l'effettuazione. Il pregiudicato era stato assassinato la mattina del 20 settembre 2010 a Gallico, mentre si trovava in un cantiere edile. Il decreto di divieto del Questore è stato già notificato agli organizzatori dell'iniziativa. Domenico Chirico, di 59 anni, fu assassinato da due persone che gli hanno sparato contro una decina di colpi di pistola calibro 9, mentre passeggiava sul lungomare. Chirico, secondo gli investigatori, era uno degli esponenti di spicco della cosca Condello ed era cognato del pentito Paolo Iannò e genero del boss Paolo Suraci, assassinato in un agguato nel 1987. La vittima gestiva, insieme alla moglie, figlia di Suraci, una gioielleria. Chirico era stato scarcerato da alcuni mesi dopo avere scontato una condanna per associazione mafiosa inflittagli nel processo per l'operazione Olimpia, risalente al 1995. Secondo la Dda di Reggio Calabria, l'omicidio di Chirico non sarebbe da collegare al pentimento di Paolo Iannò.

    "La corsa di auto che era stata organizzata in memoria del pregiudicato Domenico Chirico é un altro segnale della subcultura mafiosa che alligna in alcuni ambienti della società reggina". Lo ha detto il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta. "Si tratta di una subcultura - ha aggiunto - che stenta ad essere ridimensionata. Malgrado l'enorme attenzione, non solo istituzionale ma anche mediatica, che c'é nei confronti della 'ndrangheta, c'é chi ancora assume certe iniziative come se si trattasse di fatti normali che rientrano nella quotidianità". "Il provvedimento assunto dal questore Casabona, dunque - ha concluso il prefetto - è assolutamente ineccepibile"

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