Il pane di Cerchiara e il pane Jermanu in lizza per una fetta di prosciutto San Daniele

05 mag 11 La sfida è di quelle appassionanti e per alcuni “campioni” ancora apertissima. È la “gara” realizzata dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele per festeggiare i 50 del Consorzio che tutela proprio uno dei più importanti rappresentanti del gusto italiano nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Protagonisti i diversi tipi di pane tipici delle diverse Regioni italiane, perché per il San Daniele il pane è l’altra metà di una coppia naturale, ma qual è quello che si sposa meglio con il prosciutto friulano? Da questa domanda nasce una competizione “all’ultima briciola”, anche perché, in una terra di tradizioni diverse come la nostra, il pane ben rappresenta i valori culturali e comuni di ogni territorio e tutti hanno il proprio “pane del cuore”. È un percorso a tappe che ha portato dapprima a individuare, con l’ausilio di esperti locali, una prima rosa di tre tipologie di pane essenziali nella “storia” e nella tradizione di ogni Regione e altrettanti artigiani panificatori di riferimento. Nella seconda fase è intervenuto un panel tecnico composto da critici e appassionati gastronomi a selezionare dai 60 pani scelti un nome per ciascuna Regione. A loro il compito di creare un mosaico esemplificativo di questa ricchezza nazionale che presto sarà condivisa dal grande pubblico: i pani e i loro artefici materiali saranno protagonisti, infatti, di “San Daniele, il Prosciutto per ogni pane italiano”, una serie dei eventi programmati dal Consorzio in questo 2011 ricco di anniversari. I pareri dei critici stanno arrivando proprio in queste ore e la curiosità per sapere chi “andrà avanti” sta crescendo in tutte le regioni. Per alcuni pani è stata una passeggiata: il Grissino stirato torinese ad esempio ha surclassato il Grissino Rubatà di Chieri, così come il Pane nero di segale della Valle d’Aosta è entrato facilmente in finale insieme alla Focaccia Classica di Genova. Lotta difficile invece per il Pane da tramezzino veneziano che ha vinto di stretta misura sulla Ciabatta polesana. Plebiscito invece per la Spianata di Ozieri dalla Sardegna e la Coppia Ferrarese dall’Emilia Romagna. Nel Lazio testa a testa tra la Pizza Bianca Romana e il Pane di Genzano (la Pizza è in finale per un solo voto). Passano il turno anche il Pane Casereccio Aquilano, il Pane del Duca delle Marche, il Pane di Strettura dell’Umbria, la Pizza pane di Campobasso e il Pane nero di Castelvetrano. Apertissima la lotta in Lombardia dove sarà necessario un ballottaggio per scegliere tra il Pane di grano duro di Lecco o il Miccone Pavese (La Garibalda di Bergamo, pur molto in linea con le celebrazioni unitarie, è già fuori dai giochi). Anche il popolare Pane toscano è in forse, insidiato da vicino dalla Bozza di Prato. Testa a testa in Calabria tra il Pane di Cerchiara e il Pane Jermanu. Tutto da decidere anche in Friuli, Campania e Basilicata. I pani usciti dalla selezione saranno proposti in degustazione con il San Daniele mercoledì 11 maggio, a Milano con la presentazione ufficiale dell’iniziativa, durante l’inaugurazione di “Due settimane con il San Daniele”, un temporary store in via Garibaldi 59 che porterà nel capoluogo lombardo un assaggio di Friuli. Li ritroveremo ancora ad Aria di Festa, la grande celebration che animerà San Daniele del Friuli l’ultimo week-end di giugno. In queste occasioni ognuno potrà degustare gli abbinamenti ed esprimere la sua preferenza, ma è facile intuire che questa sfida è solo il pretesto per un gioco molto appetitoso: con qualsiasi pane a vincere è sempre il gusto.

Il pane di Cerchiara e il pane Jermanu in lizza per una fetta di prosciutto S. Daniele