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    Sempre a casa per malattia, docente calabrese denunciata per truffa

     

     

    Sempre a casa per malattia, docente calabrese denunciata per truffa

    02 mag 11 Aveva ottenuto una supplenza in una scuola di Chivasso (Torino), ma dopo avere ritirato il contratto è entrata in malattia e non ha più tenuto un'ora di lezione: adesso un'insegnante di 37 anni, A.B., abitante a Condofuri (Reggio Calabria) si trova sotto processo ad Acqui Terme (Alessandria) insieme al marito per truffa ai danni del ministero della pubblica istruzione. La storia si riferisce all'anno scolastico 2004-2005. In settembre la donna si era presentata all'ospedale della città piemontese spiegando di essersi fatta male dopo una caduta. Secondo quanto è stato ricostruito, l'insegnante rifiutò di sottoporsi alle radiografie perché sospettava di essere incinta. Il certificato medico che le venne rilasciato parlò di una prognosi di venti giorni. In seguito, dalla Calabria, vennero inoltrati dei certificati (non corretti, secondo l'accusa) che parlavano di una malattia "grave e invalidante"; nel gennaio 2005, infine, la donna rimase incinta. All'udienza di oggi è stato ascoltato come testimone l'allora direttore del circolo didattico di Chivasso. L'indagine é stata condotta dai carabinieri.

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