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    Ponte sullo stretto costerà 8.5 mld. Polemiche

     

     

    Ponte sullo stretto costerà 8.5 mld. Polemiche

    29 lug 11 Il via libera del cda della Stretto di Messina, presieduto da Giuseppe Zamberletti, su proposta dell'amministratore delegato Pietro Ciucci, ha completato l'iter di approvazione - avviato a metà giugno scorso - del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina e dei 40 chilometri di raccordi a terra stradali e ferroviari, comunica una nota della società. "Escludendo le nuove opere - ha affermato Ciucci - il costo aggiornato del progetto risulta sostanzialmente invariato rispetto a quanto stimato nel progetto preliminare. L'investimento complessivo previsto nel piano economico finanziario viene aggiornato da 6,3 a 8,5 miliardi. I maggiori costi sono da mettere in relazione alle varianti rese necessarie dalle sopravvenute norme tecniche, alle varianti che hanno arricchito il progetto come la realizzazione del sistema metropolitano per l'intera area dello Stretto, il recupero di ampie aree fronte-mare e la realizzazione di un'area direzionale che con il progetto Libeskind diverrà un punto d'incontro di culture e di religioni al centro del Mediterraneo". Il piano economico finanziario approvato oggi dal consiglio di amministrazione, che ne ha verificato l'analisi di fattibilità finanziaria, "conferma l'obiettivo di minimizzare i contributi statali ed assicurare al contempo il più ampio coinvolgimento dei privati nel progetto - si legge nella nota - A questo riguardo è stato confermato lo schema di finanziamento del progetto che prevede di raccogliere sui mercati finanziari oltre 4 miliardi di euro, così come previsto nel piano 2009. Nell'ambito del piano economico finanziario saranno individuate le risorse necessarie per la copertura dei maggiori fabbisogni graduati seconde l'avanzamento del progetto. Il piano è all'esame di consulenti finanziari, legali e per le analisi del traffico che hanno già espresso una prima valutazione positiva su presupposti e metodi". Il progetto definitivo redatto dal Contraente generale Eurolink - si legge nella nota - "recepisce interamente le prescrizioni formulate dal Cipe con la delibera di approvazione del progetto preliminare, comprende nuove opere richieste degli Enti locali che migliorano l'integrazione fra il ponte ed il territorio, nonché gli adeguamenti alle sopravvenute norme tecniche e le ottimizzazioni progettuali". Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli ha rilevato che "l'approvazione del progetto definitivo è un'altra tappa importante verso la realizzazione di un'opera unica al mondo per le sue caratteristiche tecniche e infrastrutturali, che il governo considera una priorità". Il Ponte, ha aggiunto, "é un'opera strategica che migliorerà il sistema dei trasporti e che darà impulso all'economia non solo di Sicilia e Calabria ma dell'intero Paese proiettandolo nel contesto mediterraneo con più forza. Grazie ad essa sarà possibile, secondo stime caute ma molto attendibili, creare ricadute importanti per l'occupazione, circa 40.000 unità lavorative l'anno, che nell'area è una delle problematiche più pesanti. Auspico ora che le procedure successive di autorizzazione si attuino con solerzia per dare l'avvio ai lavori del manufatto nei tempi prestabiliti".

    Ponte a campata unica. Il Ponte sullo Stretto di Messina vanta già, sulla carta, alcuni record: 3.300 metri campata centrale (1.991 quelli dell' Akashi Bridge, in Giappone); 60,4 metri larghezza dell'impalcato (41 metri per il Tsing Ma Bridge, di Hong Kong); 399 metri altezza torri (297 quella dell'Akashi Bridge). Con la sua realizzazione - afferma una nota - la riduzione dei tempi di percorrenza sarà di 1-1,5 ore per gli automezzi e 2 ore per i treni. Questi i dati del progetto del Ponte approvato oggi dal Cda sotto il profilo tecnico: - 3.300 metri lunghezza della campata centrale - 3.666 metri lunghezza complessiva con campate laterali - 60,4 metri larghezza dell'impalcato - 399 metri altezza delle torri - 2 coppie di cavi per il sistema di sospensione - 5.320 metri lunghezza complessiva dei cavi - 1,26 metri diametro dei cavi di sospensione - 44.323 fili d'acciaio per ogni cavo di sospensione - 70/65 metri di altezza di canale navigabile centrale - 533.000 metri cubi il volume dei blocchi d'ancoraggio Riguardo alla portata stradale e ferroviaria sono previsti: 6 corsie stradali, 3 per ciascun senso di marcia (veloce, normale, emergenza); 2 corsie stradali di servizio; 2 binari; 6.000 veicoli/ora; 200 treni/giorno. Sono inoltre previsti 20,3 km di collegamenti stradali (9,9 in Calabria e 10,4 in Sicilia) e 20,2 km di collegamenti ferroviari (2,7 km in Calabria e 17,5 in Sicilia) Riguardo alle tariffe, per i veicoli stradali (moto, auto, autocarri, autobus) quelle fissate sono in linea con quelle praticate attualmente dai servizi di traghettamento attraverso lo Stretto di Messina - si legge nella nota - con agevolazioni a favore del traffico stradale locale. Queste le tariffe fissate: - Moto 7,80 euro - Autovetture locali 16,20 euro - Autovetture lunga percorrenza 32,00 euro - Autobus locali 30,00 euro - Autobus lunga percorrenza 164,00 euro - Autocarri locali 85,00 euro - Autocarri lunga percorrenza 110,50 euro Dal punto di vista geosismico e aerodinamico, il ponte è in grado di far fronte a un eventuale sisma di 7,1 magnitudo della scala Richter, e una velocità del vento di 270 km/h. Il Ponte sarà aperto 365 giorni l'anno 24 ore al giorno. La chiusura del ponte non è prevista se non per eventi eccezionali (velocità del vento superiore a 110 km/h), che si possono verificare con cadenza più che decennale, mentre per venti intensi (dell'ordine di 90 km/h), che si possono verificare alcune ore l'anno, ci saranno prescrizioni sulla velocità massima dei veicoli telonati (come avviene nelle medesime condizioni sulle autostrade che conducono al ponte).

    Si apre nel 2018: Via libera dal cda della società Stretto di Messina al progetto definitivo del ponte. Aggiornato da 6,3 a 8,5 miliardi l'investimento complessivo per nuove opere richieste dagli Enti locali, adeguamenti alle nuove norme tecniche e ottimizzazioni progettuali. Il piano economico finanziario approvato "conferma l'obiettivo di minimizzare i contributi statali e assicurare il più ampio coinvolgimento dei privati nel progettò, con la raccolta sui mercati finanziari di oltre 4 miliardi di euro. Insorgono i Verdi: "E' indecente che il governo voglia buttare a mare 8,5 miliardi per un'opera inutile e dannosa per l'ambiente", mentre il Pd con Ermete Realacci sostiene che per il ponte "non c'é un euro e nemmeno un vero project financing". L'a.d. della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, spiega che, "escludendo le nuove opere, il costo aggiornato del progetto risulta sostanzialmente invariato rispetto al progetto preliminare". Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, giudica "l'approvazione del progetto definitivo un'altra tappa importante verso la realizzazione di un'opera unica al mondo per le sue caratteristiche tecniche e infrastrutturali, che il governo considera una priorità". Oltre al fatto che "migliorerà il sistema dei trasporti e che darà impulso all'economia non solo di Sicilia e Calabria ma dell'intero Paese, proiettandolo nel contesto mediterraneo con più forza. E, secondo stime caute, creare circa 40.000 posti di lavoro l'anno". Assieme al progetto del ponte, sono stati approvati i 40 chilometri di raccordi a terra stradali e ferroviari. Il piano é all'esame di consulenti finanziari, legali e per le analisi del traffico, che hanno già espresso una prima valutazione positiva su presupposti e metodi. Prossime tappe, spiega Ciucci, sono l'apertura della Conferenza dei Servizi per avviare la procedura prevista dalla Legge Obiettivo, che si concluderà con l'approvazione del progetto definitivo da parte del Cipe. L'attuale timing prevede a dicembre 2011 il completamento dei lavori dell'opera propedeutica ferroviaria a Cannitello; a febbraio 2012 l'approvazione del Cipe e il contestuale avvio della gara per il reperimento dei finanziamenti; a metà 2012 la progettazione esecutiva e l'apertura dei cantieri principali; a fine 2018 il completamento dei lavori.

    Verdi: Indecente buttare 8 mld in tempo di crisi. "E' indecente che in piena crisi economica, con i conti pubblici sotto l'attacco della speculazione mondiale e con una manovra di tagli e tasse alle famiglie, il governo voglia buttare a mare 8,5 miliardi per il Ponte sullo Stretto di Messina, un'opera inutile e dannosa per l'ambiente". Lo dice il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli commentando la notizia che il Cda della Stretto di Messina Spa ha approvato il progetto definitivo per la realizzazione del Ponte. "Il governo ha deciso di sperperare i soldi dei cittadini mentre la vera priorità dell'Italia e del Sud sono le infrastrutture da sempre inesistenti, come la messa in sicurezza del territorio e la lotta al dissesto, le ferrovie e gli acquedotti. Con gli 8,5 miliardi di euro del Ponte sullo Stretto si potrebbero realizzare 90 km di metropolitana o 621 Km di rete tranviaria, acquistare 3.273 tram e 23.000 autobus ecologici rivoluzionando il trasporto pubblico nelle nostre città e affrontare finalmente il problema dei pendolari che vivono una situazione drammatica". "E' ormai evidente - conclude Bonelli - che siamo arrivati ai saldi di fine legislatura per il governo Berlusconi che vuole incartare, con i soldi dei contribuenti, l'ennesimo regalo alle lobbies degli appalti e del cemento. ".

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