Dal 2 agosto parte il Magna Graecia Teatro Festival di Albertazzi

28 lug 11 "La Calabria ha cultura da vendere, anche se non lo sa. Anche attraverso la cultura, abbiamo il dovere di mettere alle corde la piaga della criminalità organizzata". Lo ha detto l'assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri presentando a Ricadi, assieme al direttore artistico Giorgio Albertazzi, l'ottava edizione del Magna Graecia Teatro Festival che prenderà il via il 2 agosto in 13 siti archeologici della regione. All'incontro con i giornalisti hanno partecipato la Soprintendente ai Beni Archeologici Simonetta Bonomi, il Soprintendente regionale ai Beni e alle Attività culturali Francesco Prosperetti e il sindaco di Ricadi Giuseppe Giuliano. "L'identità della Calabria - ha aggiunto Caligiuri - è una identità culturale, come avviene per tutto il paese. Non possiamo competere con altri paesi sui loro territori, ma sulla cultura sono gli altri che non possono competere con noi". A proposito del Magna Graecia Teatro Festival, Caligiuri ha descritto le strategie della Regione per il prossimo triennio: "Stiamo cercando di effettuare un cambio di passo per rendere efficaci le nostre risorse. Le precedenti edizioni hanno visto un investimento complessimo di oltre 5 milioni di euro. Per il prossimo triennio investiremo 2,4 milioni di euro per migliorare l'iniziativa, dando stabilità al sistema con la programmazione triennale". Giorgio Albertazzi è intervenuto soffermandosi sul ruolo delle protagoniste femminili all'interno della rassegna. "Così come quasi tutti i miti sono incentrati su figure femminili - ha spiegato - questo festival è incentrato sull'interpretazione femminile. Quando si parla di cultura calabrese si parla della cultura magno-greca. Qui nacque l'Italia, prima dell'Italia. Insieme a Caligiuri e a Scopelliti, due persone che mi hanno straordinariamente accolto, mi hanno sorriso, volevo realizzare il sogno de Il Viaggio di Enea, tratto da L'Eneide, il poema della nazione, il poema dell'Italia. Gli attori a bordo dei caicchi avrebbero dovuto circumnavigare la Calabria e tenere gli spettacoli negli approdi. Purtroppo non è stato possibile.

Ass. Caligiuri: Cultura al centro dello sviluppo. L'assessore regionale Mario Caligiuri ha commentato, nella sua qualità di coordinatore della Commissione Cultura della Conferenza della Regioni, il resoconto dell'attività annuale che è stato approvato nell'ultima seduta, svoltasi nella sede romana della Regione Calabria, alla presenza - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - degli assessori regionali Fabrizio Bracco (Umbria), Pietro Marcolini (Marche), Angelo Berlangieri (Liguria) e Sebastiano Missineo (Sicilia). "Porre la cultura - ha detto - al centro dello sviluppo economico e della vita delle persone. Così abbiamo sintetizzato in un documento le attività svolte in questo primo anno, indicando le linee per il futuro. Valorizzazione del patrimonio culturale, sostegno alle professioni, realizzazione delle sezioni regionali della Biennale di Venezia, impegno per il ripristino del Fondo Unico per lo Spettacolo, insediamento del tavolo permanente con Comuni e Province sono stati solo alcuni dei temi affrontati e sostenuti dalla Commissione. Insieme alla cultura creativa a cui, fin dall'inizio, è stato dedicato ampio spazio". Per il nuovo anno, tra gli impegni in agenda, indicati dalla Commissione, per come detto da Caligiuri, vi è un costante contatto con il Ministero dei Beni Culturali relativamente alla riforma sullo spettacolo con particolare riguardo alle professioni ed alla formazione. "Inoltre - ha detto Caligiuri - sarà fondamentale la valorizzazione del patrimonio culturale, attuando l'accordo realizzato con il Ministero,attraverso intese specifiche delle varie regioni e proseguendo nell'interazione con il mondo della cultura creativa e giovanile".