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    False lauree, chiuse indagini per 14 medici e professionisti a Vibo

     

     

    False lauree, chiuse indagini per 14 medici e professionisti a Vibo

    28 lug 11 Acquistavano false lauree od altri documenti contraffatti per avere i requisiti per iscriversi ad ordini professionali o per fare carriera. Adesso a 14 tra medici, assicuratori, odontoiatri, funzionari pubblici ed imprenditori residenti in varie regioni, i carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno notificato un avviso di conclusione indagini con contestuale invito a rendere interrogatorio emesso dalla Procura di Vibo Valentia che coordina l'inchiesta avviata nel 2009. Si tratta della conclusione di una prima parte dell'inchiesta che vede coinvolte anche altre persone. Tra gli indagati figurano anche Angelo Pietro Fiorin, di 61 anni, fino al 2005 vice presidente del Consiglio regionale del Veneto, dirigente Ipab a San Bonifacio (Verona), eletto alle regionali del 2000 tra le fila di Forza Italia, e Antonino Ciavarello (37), di Palermo, genero di Totò Riina. I professionisti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di falsità materiale commessa dal privato, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, falsità materiale ed ideologica commessa dal pubblico ufficiale ed esercizio abusivo di una professione. L'indagine è partita dopo una segnalazione dell'ordine dei medici odontoiatri di Vibo su alcune anomale iscrizioni di neolaureati. Tre nuovi iscritti, infatti, a distanza di pochi giorni avevano dato come residenza lo stesso indirizzo di S. Costantino Calabro. Ciò ha portato gli investigatori a scoprire, nel piccolo comune del vibonese, una vera e propria stamperia di documenti nazionali e stranieri che venivano venduti in tutta Italia. Gli investigatori hanno accertato che, oltre alle lauree in medicina, venivano falsificati e venduti, per migliaia di euro, certificati degli esami sostenuti, abilitazioni professionali, certificati di residenza e diplomi di scuola superiore. Ad essere oggetto di acquisto erano soprattutto le lauree in medicina, economia, giurisprudenza ed i diplomi di scuola superiore. Gli indagati, oltre a Fiorin e Ciavarello, sono Antonietta Lucia Busi (49), di Gallipoli (Lecce), residente a Matera; Marcella Ciaralli (52), di Roma; Carmelo Maria Linosa (44), residente a Sant'Olcese (Genova); Paolo Marzi (32), residente a Grottaferrata (Roma); Marco Zanforlin (49) residente ad Arcene (Bergamo); Paolo Anelli (39), residente ad Arese (Milano); Francesco Pelle (48), di Milano, residente a Paterno Dugnano (Milano); Roberto Conti (51), residente a Cesano Maderno (Monza e Brianza); Giovanni Tempesta (50), residente a Luisago (Como); Luciano Di Cristo (50), residente ad Arese (Milano); Ave Carpinelli (62), residente a Viterbo; Giovanni Galatolo (54), residente a Cerveteri.

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