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    Tabularasa discute di arte e cultura nella legalità

     

     

    Tabularasa discute di arte e cultura nella legalità

    21 lug 11 Arte, ricerca, 'brains's escapé sono stati i fili conduttori dell'undicesima serata del contest 'Tabularasa', realizzato da Strill.it al Circolo Polimeni di Reggio Calabria. Protagonisti della rassegna l'astrofisica cosentina Sandra Savaglio, l'artista messinese Antonio Presti ed il dirigente del settore cultura Regione Calabria, nonché docente di economia all'Università Mediterranea di Reggio, Massimiliano Ferrara. "L'arte è un presidio di resistenza - ha detto Presti - a S. Stefano di Camastra, in provincia di Messina, inaugurai nel 1982 un museo d'arte contemporanea di sculture all'aperto. Era un dono di bellezza alla Sicilia contemporanea in un decennio in cui si doveva necessariamente essere anticonvenzionali per emergere. In quell'anno scomparve mio padre ed ereditai una grande azienda di appalti pubblici. Ma quando ho capito che dovevo sedermi ai tavoli della mafia per decidere la sopravvivenza o il fallimento di aziende soffocate dal sistema criminoso, compresi che non faceva per me. Ma non era comunque difficile defilarsi rapidamente. E allora sia per il ricordo di mio padre sia per mostrare la mia estraneità a quel sistema, decisi di donare i miei averi: nacque 'Fiumara d'arté. Lo Stato mi accusò, alcune persone non mi salutavano più, ma non mollai". "Nel 2002 - ha aggiunto - denunciai l'allora presidente della Regione Sicilia Cuffaro per lo stato di abbandono in cui versavano le sculture. Vincemmo e l'ente regionale fu costretto a legiferare per rendere 'Fiumara d'arté un museo regionale. Dopo la battaglia per il museo, mi sono trasferito nel quartiere periferico di Catania 'Librino', dove in nove scuole abbiamo portato poeti e scrittori, ma soprattutto abbiamo realizzato un'opera monumentale chiamata 'la porta della bellezza', la quale ha trasformato un muro della città in una straordinaria porta per il futuro. Attualmente abbiamo in cantiere la creazione di un archivio storico- antropologico di trentamila persone del quartiere da proiettare sulle facciate delle case di 'Librino'. Tale museo non sarà dedicato di certo al Comune di Catania, ma specificatamente ai capimafia ed ai figli dei capimafia, per mostrar loro la bellezza di quelle oneste persone". In maniera altrettanto confidenziale, l'astrofisica Savaglio ha raccontato il suo percorso formativo, tra ostacoli convenzionali e non: "Devo tutto alla Calabria - ha esordito - perché ho compiuto tutto il mio percorso di studi qui, dal diploma al dottorato. In seguito, prima di giungere all'istituto di Monaco, divenni ricercatrice all'osservatorio di Roma. Vinsi il posto per la città tedesca destinato alla figlia di un funzionario dell'osservatorio. Il padre la prese talmente male che persi il lavoro a Roma e si dovette addirittura rifare l'esame. Che vinsi di nuovo. E quel signore, non pago, mi denunciò per truffa. Ma perse anche il processo; per cui, in seguito, potei trasferirmi finalmente a Monaco. La faccenda rimase nel dimenticatoio fin quando, nel 2003, un giornalista del Time non la riesumò. Riferì ogni cosa al giornale scatenando un putiferio: non ti puoi permettere di criticare il sistema dall'interno, parlar male della ricerca provoca profondi malumori". Il dirigente regionale Massimiliano Ferrara ha poi evidenziato che "il racconto della Savaglio riflette la pietosa situazione del nostro paese. Nel settore della ricerca, abbiamo ritardi tali da indurre molte persone ad abbandonare l'Italia. All'estero i budget per la ricerca sono molto alti e consentono di creare veri e propri gruppi di analisi piuttosto che disegni scientifici atomistici e 'monocellulari'. Percentualmente, infatti, la fuga dei cervelli in Italia è molta alta. Il sistema universitario italiano si è arroccato su strutture baronali inefficienti per cui un giovane ricercatore entra con grandi difficoltà economiche nel settore. In altre parti del mondo, come gli Usa, vige invece l'efficiency wage, maggiori incentivi economici a chi è appena diventato ricercatore". La serata si è conclusa con una carrellata di foto con cui Presti ha mostrato alla gremita platea di 'Tabularasa' le opere realizzate nel corso della sua carriera artistica. Il contest di Strill.it prosegue stasera alla 'Luna Ribelle' con il tema: 'potere economico e mafie', insieme ad Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, Flavio Tranquillo, radicronista ed ultimamente scrittore antimafia, e Luca Tescaroli, sostituto procuratore presso la Dda di Roma.(

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