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    Ministro Maroni a Reggio Calabria annuncia nuclei per sbloccare beni confiscati

     

     

    Ministro Maroni a Reggio Calabria annuncia nuclei prefettizi per sbloccare beni confiscati

    19 lug 11 Il valore dei quasi 50mila beni sottratti alle mafie dallo Stato negli ultimi tre anni ha sfondato quota 20 miliardi di euro. Cifre enormi, che però rischiano spesso di rimanere sulla carta a causa delle difficoltà burocratiche (e non solo) a sbloccare questi patrimoni illeciti e metterli a disposizione della comunità. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha quindi inviato una circolare per istituire in ogni prefettura Nuclei speciali che affiancheranno l'Agenzia nazionale per i beni sequestrati alla criminalità organizzata nella sua azione. L'annuncio lo ha dato a Reggio Calabria, nella sede nazionale dell'Agenzia. "Le risorse provenienti dal contrasto ai patrimoni mafiosi - ha spiegato Maroni - diventano essenziali per potenziare l'attività delle forze dell'ordine stesse e della magistratura e l'utilizzazione dei patrimoni medesimi per finalità istituzionali e sociali costituisce un elemento anche fortemente simbolico della presenza dello Stato al fianco dei cittadini, al fine di garantire condizioni di sicurezza e di legalità". L'Agenzia nazionale aprirà presto altre sedi secondarie nel territorio nazionale ed il rapporto dell'organismo con le prefetture sarà sviluppato con la creazione dei Nuclei di supporto. Il concetto, per il ministro, è quello di "un organismo che, da un lato, affianchi il prefetto nel monitoraggio dei beni destinati, al fine di individuare eventuali situazioni di degrado, di abbandono, di utilizzo distorto o comunque inadeguato dei beni medesimi o, peggio, fenomeni intollerabili quale il loro perdurante utilizzo, diretto o indiretto, da parte degli stessi soggetti criminali ai quali erano stati confiscati; dall'altro faciliti l'azione dell'Agenzia nazionale nel ripristino delle condizioni del loro effettivo utilizzo per finalità istituzionali e sociali". L'attività svolta dalle prefetture con i Nuclei andrà incrociata, prevede la circolare, "con le disponibilità dei sindaci e dei presidenti di Provincia, al fine di rendere concreto e visibile il ritorno dei patrimoni criminali al territorio a cui sono stati sottratti". I nuclei, si sottolinea, "possono svolgere un ruolo di rilievo nel rendere disponibile una fetta importante dei patrimoni criminali oggi bloccati da criticità di vario tipo derivanti talvolta dalla complessa esecuzione di decisioni giurisdizionali, talaltra dal contenzioso, spesso imponente, promosso dai destinatari dei provvedimenti di prevenzione, talaltra ancora da consistenti ipoteche, per le quali occorre esplorare la possibilità di arrivare, caso per caso, a forme di transazione con le banche concedenti finanziamenti, fermo restando l'accertamento preventivo della buona fede".

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