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    Donna rinvenuta morta a San Calogero, è omicidio

     

     

    Donna rinvenuta morta a San Calogero, soffocata da una stoffa. E' omicidio

    16 lug 11 Una donna di 50 anni, Isabella Raso, è stata trovata morta stamattina nella sua abitazione a San Calogero, nel vibonese. I carabinieri, che stanno svolgendo le indagini, non escludono che la donna possa essere stata uccisa, anche se per averne le certezza si attendono gli accertamenti del medico legale. Isabella Raso viveva sola dopo la morte dei genitori e percepiva una pensione. A trovare il cadavere è stato un parente della donna, allarmato per il fatto che da alcuni giorni non aveva sue notizie. Sul posto gli investigatori stanno effettuando gli accertamenti tecnici sotto le direttive del pm di turno della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, Luigi Maffia.

    Morta per soffocamento. E' morta per soffocamento, provocato da un pezzo di stoffa infilatole in bocca per non farla gridare, Isabella Raso, la donna di 50 anni trovata cadavere nella sua abitazione a San Calogero. E' quanto è emerso dall'esame esterno del cadavere effettuato dal medico legale, Katiuscia Bisogni. La morte di Isabella Raso sarebbe sopraggiunta durante un tentativo di rapina compiuto da una persona che si era introdotta nella sua abitazione. Il rapinatore, dopo avere aggredito la donna, le ha infilato il pezzo di stoffa in bocca ed ha poi tentato di legarla. Isabella Raso, però, è morta subito per soffocamento ed il rapinatore si è allontanato. Gli investigatori stanno effettuando adesso i controlli nella casa della donna per verificare se sia stato rubato qualcosa, ma dai primi accertamenti non manca nulla. Segno che il rapinatore, dopo avere constatato che Isabella Raso era morta, si è subito allontanato temendo l'arrivo di qualche vicino di casa.

    Un pezzo di stoffa sulla bocca come bavaglio per impedirle di gridare che si é rivelato fatale perché ne ha provocato il soffocamento: è morta così a San Calogero, un piccolo centro del vibonese, una donna di 50 anni, Isabella Raso. La donna, dopo la morte dei genitori, viveva sola percependo una piccola pensione. Qualcuno, però, ha pensato che potesse nascondere in casa chissà quali risparmi ed ha pensato di organizzare una rapina. La notte scorsa almeno due persone sono entrate in casa della donna forzando la serratura della porta d'ingresso. Forse pensavano di potere mettere a segno il colpo senza svegliare la donna. In realtà, quando sono entrati, Isabella Raso non dormiva e si è alzata dal letto per capire cosa stesse succedendo. La donna ha visto i ladri ed ha cercato di impedire che rovistassero in casa, come già stavano facendo. I malviventi, che non erano armati, hanno cercato di allontanare la donna invitandola a stare calma. Isabella Raso non ha però desitito ed ha cercato ancora di allontanarli da casa. I ladri hanno preso allora un pezzo di stoffa ed hanno imbavagliato la donna per impedirle di gridare. Poi hanno cercato di legarla con una corda che aveva portato con loro. La resistenza di Isabella Raso è durata però pochi minuti perché ad un certo punto la donna si è accasciata, soffocata dal bavaglio che le serrava la bocca in modo troppo stretto. I ladri, resisi conto che la donna era morta, nel timore che potesse arrivare qualche vicino di casa, hanno preferito allontanarsi senza rubare nulla. A trovare il cadavere di Isabella Raso sono stati stamattina i carabinieri avvertiti da un parente della donna allarmato per il fatto che non riusciva a mettersi in contatto con lei. Il corpo era accasciato sul pavimento nella camera da letto, con il bavaglio ancora stretto sulla bocca. E' stato il medico legale, Katiuscia Bisogni, giunta sul posto insieme al pm di turno della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, Vittorio Gallucci, ad accertare che Isabella Raso era morta per soffocamento. Sul corpo della donna, infatti, non sono stati riscontrati altri segni di violenza. Lunedì il corpo di Isabella Raso, su disposizione del pm, sarà sottoposto ad autopsia. Pochi i dubbi, comunque, sulle cause della morte della donna. Intanto i carabinieri hanno avviato le ricerche degli assassini, estese a tutto il vibonese. Non si esclude, infatti, che gli autori del delitto non siano di San Calogero ma possano essere giunti da qualche altro centro limitrofo. Una ricerca che i militari sperano di chiudere nel giro di poche ore. s

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