NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Giro di usura nell'alto ionio catanzarese, arresti dei carabinieri

     

     

    Giro di usura nell'alto ionio catanzarese, arresti dei carabinieri. Coinvolto assessore

    14 lug 11 Un gruppo di usurai è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Sellia Marina. Gli arresti sono stati eseguiti in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Alle persone arrestate sono contestati i reati di usura ed estorsione nei confronti di un imprenditore della zona dell'Alto Jonio catanzarese. Nel corso dell'operazione i carabinieri hanno eseguito decine di perquisizioni e sequestri preventivi di decine di migliaia di euro.

    Coinvolto assessore. Tra le persone coinvolte nell'operazione "Cravatte piegate" portata a termine dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina c'è anche un assessore comunale . Si tratta di Salvatore Rota, 45 anni, assessore all'Agricoltura e al Turismo del Comune di Scandale, in provincia di Crotone, sottoposto all'obbligo di dimora. L'uomo e' accusato di tentata estorsione in concorso con un'altra persona non identificata ai danni di un piccolo imprenditore di Botricello, in provincia di Catanzaro, che sarebbe stato vittima dei reati di usura ed estorsione. Oltre all'amministratore nel provvedimento sono coinvolti altri cinque soggetti, tutti residenti tra le province di Catanzaro e Crotone

    Quattro gli arresti. Sono quattro le persone arrestate dai carabinieri di Sellia Marina nell'ambito dell'operazione 'Cravatte piegate' per il reato di usura nei confronti di una imprenditrice. Una quinta persona, Salvatore Rota, 45 anni, assessore all'Agricoltura e al Turismo del Comune di Scandale, in provincia di Crotone, è stata sottoposta all'obbligo di dimora. Le persone arrestate, alle quali sono stati concessi i domiciliari, sono: Giuseppe Turrà, 41 anni, di Steccato di Cutro; Mario Falcone, 57 anni, di San Leonardo di Cutro; Antonio Froio, 42 anni, e Francesco Rondinelli, 41 anni, entrambi di Botricello. Alle persone coinvolte nell'operazione è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, Livio Sabatini, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Alessia Miele. Nel corso dell'operazione sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari ed è stata sequestrata la somma di 60.000. L'indagine ha avuto inizio dopo la denuncia di un'imprenditrice che, su un prestito iniziale di 30.000 euro, necessario a fronteggiare temporanee difficoltà, si è vista applicare tassi di interesse mensili fino al 10%. Alle difficoltà da parte della vittima di restituire il prestito sono seguite inizialmente pressioni e minacce, sia telefoniche che mediante frequenti visite, che hanno portato il marito della donna anche ad allontanarsi per un periodo dal suo paese. Successivamente, per far fronte ai debiti, l'impresa ha ceduto le proprie attrezzature aziendali per un valore di circa 40.000 euro a due delle quattro persone coinvolte nelle indagini. Le attrezzature sono state oggi interamente recuperate e poste sotto sequestro.

    I carabinieri della compagnia di Sellia Marina fin dalle prime ore dell'alba sono stati impiegati in una vasta operazione, ribattezzata "Cravatte Piegate", per dare esecuzione 5 provvedimenti cautelari emessi dal gip del tribunale di Catanzaro, dr. Sabatini, su richiesta del sostituto procuratore della repubblica di Catanzaro, dott.ssa alessia miele. i provvedimenti restrittivi sono stati richiesti in esito ad attività investigative per 5 soggetti ritenuti responsabili dei reati di usura ed estorsione. Una banda ben organizzata che non lesinava minacce, anche gravi per ottenere lauti interessi, portando i disperati imprenditori coinvolti a contrarre debiti di vario tipo. A 4 di essi e' stata applicata la misura degli arresti domiciliari. Giuseppe Turra', 41 anni residente a Steccato di Cutro; Mario Falcone, 57 anni, residente in San Leonardo di Cutro; Antonio Froio, 42 anni, residente a Botricello; Francesco Rondinelli, 41 anni residente a Botricello. Ad un altro soggetto di Scandale, R. S ., 45 anni, allevatore, e' stata invece applicata la misura dell'obbligo di dimora, con divieto di uscire dall'abitazione dalle 20.00 alle 07.00. Oltre 60 militari impiegati, svariate le perquisizioni domiciliari, ammontano a quasi 60.000 euro le somme sequestrate. L'intera attività e' scaturita dalla denuncia di un'imprenditrice che, su un prestito iniziale di 30.000 euro, necessario a fronteggiare temporanee difficoltà, si è vista applicare tassi di interesse mensili fino al 10% (120% annuali). alle difficoltà nella restituzione di capitale ed interessi, sono seguite inizialmente pressioni e minacce, sia telefoniche che mediante frequenti visite, che hanno portato il marito della donna anche ad allontanarsi per un periodo dal suo paese. successivamente, per far fronte ai debiti, l'impresa ha ceduto le proprie attrezzature aziendali per un valore di circa 40000 euro a due dei 4 soggetti coinvolti. le attrezzature sono state oggi interamente recuperate e poste sotto sequestro. Alle persone coinvolte sono state contestate le aggravanti di aver agito in danno di soggetto esercente un'attività' commerciale, in stato di bisogno, chiedendo in garanzia beni aziendali e nel caso del falcone, anche con la recidiva specifica. Tra i reati contestati vi è anche la violenza privata, poiché la donna sarebbe stata costretta ad astenersi dal rendere dichiarazioni accusatorie dinnanzi ai carabinieri con frasi rivolte al marito del tipo "tua moglie non deve parlare altrimenti si merita una fucilata". La donna in questione ed il marito hanno però trovato il coraggio di denunciare tutto l'accaduto con dovizia di particolari, e ciò ha consentito di poter ricostruire l'intera vicenda che, visto lo spessore criminale dei soggetti coinvolti nonché le risultanze delle perquisizioni eseguite in mattinata, potrebbe avere degli ulteriori risvolti in futuro. L'operazione di oggi ha evidenziato come l'arma dei carabinieri possa fattivamente intervenire e risolvere problematiche difficili e dure da estirpare come quelle dell'usura e delle estorsioni. L'invito ai cittadini che dovessero per svariati motivi cadere nella morsa di usurai o estorsori e' di non esitare a denunciare il tutto, poiché le istituzioni possono concretamente fronteggiare con adeguati strumenti queste piaghe.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore