NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    A "Tabula rasa" presentato libro su caso Montesi

     

     

    A "Tabula rasa" presentato libro su caso Montesi, omiciidio irrisolto dopo 60 anni

    14 lug 11 La quarta serata del contest 'Tabularasa', realizzato dai direttori di Strill.it Giusva Branca e Raffale Mortelliti, è stata dedicata all'omicidio di Wilma Montesi. La storia oscura della fine di questa giovane romana, trovata morta sulla spiaggia di Torvaianica nel 1953, è stata tracciata nel libro 'Il caso Montesi' scritto dal giornalista de 'La Stampa' Francesco Grignetti, ospite della serata. Con lui, il caposervizio della Gazzetta del Sud Arcangelo Badolati; Antonino Monteleone, blogger e collaboratore di Exit per La7 ed il giornalista del Quotidiano della Calabria e della Repubblica Giuseppe Baldessarro. Grignetti ha esordito contestualizzando la vicenda Montesi nell'ambiente nazionale del decennio. "Era un'Italia - ha detto - ancora contadina e con valori solidamente tradizionali. In questo scenario si mette in moto, a seguito dell'assassinio della ragazza, da una parte, il tentativo di liquidare la faccenda sbrigativamente tramite conclusioni affrettate e ridicole come la 'balla del pediluvio', e, dall'altra, un lavoro d'inchiesta che svelerà una trama intricata di vizi privati (per la prima volta si parla di festini a base di cocaina), specialmente di personalità pubbliche, che facevano da macabra cornice all'omicidio. Il figlio stesso del Ministro degli esteri Piccioni - ha proseguito Grignetti - finì coinvolto nella vicenda offuscando in modo esponenziale la figura politica del padre. A tutt'oggi, però, il caso è ancora irrisolto: nessun colpevole, non sapremo più nulla dato che nemmeno le indagini della polizia furono condotte in modo corretto". Il giornalista de 'La Stampa' ha inoltre sottilmente delineato i fili politici che si muovevano dietro questa vicenda al fine di strumentalizzarla per affari di palazzo: "Il caso Montesi - ha detto Grignetti - venne utilizzato nello scontro politico, soprattutto dentro la Dc, affinché emergesse un definitivo successore di De Gasperi. Per la prima volta si utilizzano apparati, dossier, pezzi d'inchieste per colpire l'avversario politico. Azioni perpetrate fino all'ascesa di Amintore Fanfani dentro la Dc". Arcangelo Badolati ha inserito il caso Montesi in un ambiente nazionale, pre e post anni '50, in cui non era difficile scovare condotte non ortodosse: ''Sono dinamiche - ha detto - sempre esistite. Non c'é nulla di nuovo sotto il sole. Col tempo, ci siamo assuefatti". Il ruolo del giornalista dentro lo scandalo, insieme alle differenze del lavoro d'informazione tra ieri ed oggi, sono stati definiti da Giuseppe Baldessarro: "Il giornalista - ha detto - ha l'obbligo di restituire al paese punti fermi tracciando una linea tra vizi privati con rilievo penale e non. Ha la responsabilità di fermarsi di fronte ad una strada sconosciuta, di fare un passo indietro e non addentrarsi su campi in cui non possiede prove". Ne emerge l'immagine odierna di un Paese che ha abdicato ad essere se stesso, privo di un'opinione pubblica indignata, abituato al bombardamento scandalistico massmediatico, stanco, sfiduciato, senza futuro. Una nazione in cui la libertà di stampa si è ristretta, mentre , nel decennio successivo al secondo dopoguerra, ha detto Nino Monteleone, "i giornalisti avevano maggior spazio di manovra. La querela per risarcimento danni non era ancora una clava pronta ad abbattersi eminentemente sui capi dei cronisti". Uno Stato retto da personaggi politici ben diversi da allora: "Il ministro Piccioni - ha proseguito Monteleone - a seguito del coinvolgimento del figlio nel caso Montesi, si dimise da tutti i suoi incarichi, nonostante la successiva assoluzione dell'indiziato. Un'azione impensabile, oggi, da parte dei nostri politici". A Monteleone ed a Badolati è stata assegnata, a fine sera, la seconda edizione del premio 'Strillaerischia', realizzato dall'artista Francesco Misuraca, per il loro coraggioso lavoro d'inchiesta.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore