Arrestato dalla Polizia il boss latitante Cosimo Alvaro

14 lug 11 Un boss della 'ndrangheta, Cosimo Alvaro, di 47 anni, capo dell'omonima cosca di Sinopoli, è stato arrestato dalla polizia a Rizziconi. L'arresto di Alvaro è frutto di un'operazione congiunta eseguita dalla squadra mobile di Reggio Calabria e dai commissariati di Gioia Tauro e Palmi. Cosimo Alvaro era ricercato da oltre un anno con l'accusa di estorsione ed intestazione fittizia di beni, reati aggravati dalle modalità mafiose. - Cosimo Alvaro e' stato sorpreso dai poliziotti in un casolare in compagnia di un pregiudicato, Rocco Restuccia, di 37 anni, che è stato arrestato per favoreggiamento. Alvaro aveva assunto la guida della cosca dopo la morte, per cause naturali, del padre, Domenico. Da quando aveva assunto il comando del gruppo criminale, il ruolo di Cosimo Alvaro era diventato sempre più importante, creando contatti e ampliando gli affari della cosca. Molti gli investimenti fatti dal gruppo Alvaro a Reggio Calabria e nella provincia, con l'acquisizione di importanti attività economiche e commerciali.

Pignatone "Cercava rapporti con politica e PA". ''Lo spessore criminale di Cosimo Alvaro emerge da numerose inchieste della Dda di Reggio Calabria. In particolare avevamo notato la sua capacità di infiltrarsi nelle attività economiche pulite a Reggio Calabria, proprietario di fatto di ristoranti e di centri di balneazione, e la continua ricerca dei rapporti con la politica e il mondo della pubblica amministrazione in generale". Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, facendo riferimento a Cosimo Alvaro, il boss latitante della 'ndrangheta arrestato dalla polizia. Secondo Pignatone, ''l'arresto di Cosimo Alvaro è un risultato straordinario dovuto alla professionalità della Squadra mobile di Reggio Calabria. Vorrei ricordare le direttrici di priorità che la Procura di Reggio Calabria si è prefissa fin dal momento del mio insediamento: ricerca dei grandi latitanti per riaffermare la presenza sul territorio e la capacità di controllo dello Stato; contrasto continuo nei confronti delle famiglie mafiose; contrasto verso il mondo della zona grigia e delle collusioni con la 'ndrangheta e infine lotta al narcotraffico internazionale e politica aggressiva nei confronti dei patrimoni illecitamente accumulati''. Il questore di Reggio, Carmelo Casabona, ha detto che "con l'arresto di Cosimo Alvaro si è chiusa oggi una partita importante da tempo aperta con l'omonima cosca della 'ndrangheta. Alvaro, che appartiene ad una delle cosche ''che hanno scritto la storia della 'ndrangheta in Calabria'', era latitante da un anno ed aveva trovato in tutto questo tempo grande solidarietà e protezione da parte di numerosi esponenti e gregari della criminalità organizzata di tutta la Piana di Gioia Tauro".

Gestiva affari da casa di riposo. Gestiva gli affari della sua cosca da un ufficio che aveva creato in una casa di riposo di Reggio Calabria, "Villa Speranza", acquisita fittiziamente e poi sottoposta a sequestro, Cosimo Alvaro, alias "Pelliccia", il boss della 'ndrangheta latitante arrestato stamattina dalla polizia a Rizziconi. A Cosimo Alvaro vengono contestati, oltre ad estorsione ed intestazione fittizia di beni, l'associazione per delinquere di tipo mafioso armata, . La cosca Alvaro ha anche importanti diramazioni internazionali ed è stata coinvolta in numerose operazioni dirette dalla Dda di Reggio Calabria, tra cui la più importante é Crimine.