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    S.Anna Hospital: riduzioni dopo incontro con Regione, conseguenze su occupazione

     

     

    S.Anna Hospital: riduzioni dopo incontro con Regione, conseguenze su occupazione

    12 lug 11 I rappresentanti del S.Anna Hospital hanno incontrato il commissario straordinario dell'Asp di Catanzaro, Gerardo Mancuso, per riprendere il confronto relativo al rapporto contrattuale che lega la struttura ospedaliera alla Azienda sanitaria provinciale. Al termine dell'incontro, il DG del S.Anna, ing.Giuseppe Failla ha rilasciato una dichiarazione:"Rispetto all'incontro avuto nell'aprile scorso con il sub commissario ad acta per il piano di rientro, generale Luciano Pezzi, il dirigente del Dipartimento regionale Salute, dottor Gianluigi Scaffidi e lo stesso commissario dell'Azienda sanitaria provinciale, abbiamo dovuto registrare, purtroppo, un inspiegabile dietro front di quest'ultima ma più complessivamente della Regione, rispetto agli orientamenti che pure entrambe le Istituzioni ci avevano manifestato in quella occasione. Sembra essere venuta meno, infatti, l'ipotesi di contratto triennale 2010-2012, sulla quale peraltro il dipartimento Salute ci aveva ufficialmente informati di avere ottenuto il sostanziale via libera dai ministeri della Salute e dell'Economia. Di conseguenza, è venuta altresì meno l'ipotesi di un maggiore e più diretto coinvolgimento del Dipartimento nel rapporto tra Regione e Centro di Alta Specialità del Cuore. Il commissario straordinario, dunque, ha rimesso in campo il tradizionale strumento della contrattazione annuale, riproponendo per il 2010 i medesimi contenuti che già il S.Anna aveva ritenuto inaccettabili a dicembre dell'anno scorso e formulando una nuova proposta per quest'anno. Alla luce di tutto ciò, non possiamo che ribadire quanto già comunicato ufficialmente all'Asp e cioé che relativamente al 2010 intendiamo far valere le clausole contenute nel contratto 2009 riguardo all'ipotesi di mancato rinnovo del contratto medesimo; non vediamo infatti perché dovremmo accettare oggi una proposta che già abbiamo contestato qualche mese addietro. Contestazione che ci ha peraltro cagionato tanto pesanti quanto immotivati rinvii nella corresponsione dei corrispettivi maturati, che a tutt'oggi sono fermi ad aprile 2010. Per quanto riguarda invece le prestazioni per l'anno 2011, prendiamo atto delle indicazioni forniteci dal commissario straordinario sulle risorse nella disponibilità dell'Asp; si tratta delle indicazioni che più volte avevamo chiesto di avere, allo scopo di uscire da un pericoloso clima di incertezza protrattosi troppo a lungo. Tuttavia, la posizione dell'Asp, pur facendo chiarezza sul punto, pone degli interrogativi ai quali occorre venga data sollecita risposta.Con le risorse che l'Asp ha messo a disposizione e tenuto conto della nostra produzione media annua, infatti, circa 800 pazienti calabresi nel 2011 non potranno più essere curati al S.Anna perché questo significherebbe erogare prestazioni a totale carico dell'ospedale e chiunque è in grado di capire che per un'azienda che dà lavoro a circa trecento dipendenti questo non é possibile. Dunque, a conti fatti, la Regione e l'Asp devono dirci se dobbiamo ridurre sin da subito e fino a dicembre il volume di assistenza erogata, indicando altresì il criterio con cui escludere un paziente piuttosto che un altro, oppure se dovremo interrompere ogni attività con l'esaurimento dei fondi disponibili a partire dal mese di ottobre. In più, poiché i circa 800 pazienti che non potranno essere accolti e trattati (dei quali oltre 600 provenienti da provincie diverse da quella di Catanzaro) sarebbero giunti al S.Anna sia in elezione, cioé con un percorso terapeutico programmato, sia in emergenza/urgenza, la Regione e l'Asp dovranno spiegare ai primi come potranno essere curati più tardi o altrove, con l'inevitabile notevole aggravio di spesa per la Regione stessa e per le famiglie; ai secondi, quelli che giungono in emergenza/urgenza, dovranno spiegare come e dove potranno avere salva la vita. Di fronte ad uno scenario simile e se esso dovesse rimane tale, è chiaro che il S.Anna dovrà suo malgrado operare delle scelte; tali scelte purtroppo non saranno indolore, visto che una significativa riduzione del volume di attività, pari a circa il 40% nel prossimo semestre, non potrà non avere, tra l'altro, ripercussioni sui livelli occupazionali. Saranno inoltre necessarie misure di autotutela perché, se un caso di emergenza/urgenza non può essere trattato, il rischio vita per il paziente non può certo ricadere sull'ospedale cui la Regione impone di ridurre i volumi di prestazioni e, di conseguenza, impone di negare di fatto l'assistenza a quel malato. Per tali ragioni, il S.Anna provvederà nelle prossime ore a informare ufficialmente tutte le Istituzioni interessate, Presidente della Regione, Sindaco e Prefetto di Catanzaro, ciascuna per le proprie competenze, al fine di illustrare il quadro della situazione così com'é emerso a conclusione dell'incontro con il commissario straordinario dell'Asp e i delicatissimi profili socio-assistenziali che esso reca con sé".

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