Lamezia si mobilita conro le mafie: fiaccolata in città. PM Vitelloa mafiosi "Ma che vita è?"

11 lug 11 Alcune centinaia di persone stanno partecipando a Lamezia Terme ad una fiaccolata organizzata da alcune associazioni per dire no alla violenza mafiosa scatenatasi nelle ultime settimane in città. L'iniziativa è stata promossa, in particolare, dopo l'omicidio di Vincenzo Torcasio, di 58 anni, accaduto il 7 giugno, cui ha fatto seguito, esattamente un mese dopo, quello del figlio Francesco, di 20 anni. Due omicidi che fanno ipotizzare una ripresa della faida tra la cosca Torcasio e quella dei Giampà. La fiaccolata è partita dalla piazza antistante il palazzo di giustizia. Tra gli striscioni che sono stati innalzati su uno viene riprodotta una frase di Paolo Borsellino: "La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al pizzo". Su un altro striscione la scritta: "Da sempre contro le mafie...davvero!!!". Alla fiaccolata partecipano autorità istituzionali e politiche, con in testa il sindaco, Gianni Speranza, ed i primi cittadini di altri comuni del comprensorio. Presenti anche parlamentari e consiglieri regionali. All'iniziativa è presente anche una rappresentanza della Curia vescovile di Lamezia Terme guidata dal vicario, mons. Pasquale Luzzo. Molti anche i giovani. Numerosi gli slogan lanciati dai partecipanti alla manifestazione per esprimere solidarietà e vicinanza ai magistrati ed alle forze dell'ordine impegnati nella lotta contro la 'ndrangheta.

"Stasera voglio parlare ai Torcasio. Ma questo è vivere? Dovete guardarvi sempre alle spalle". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Vitello, concludendo la fiaccolata per la legalità organizzata da alcune associazioni cittadine dopo gli omicidi degli ultimi giorni. "Nel giro di un mese - ha aggiunto il procuratore - vi hanno ucciso padre e figlio. Dovete stare sempre in guardia contro chi vi vuole portare al macello. Voi Torcasio ma anche voi Giampà (l'altra cosca contrapposta nella faida, ndr) avete assunto un modo di essere che è contro la vita dei vostri stessi cari". Secondo il procuratore Vitello "bisogna parlare chiaro: il problema di Lamezia è rappresentato dalle 'ndrine, che stanno imponendo un modo di vivere che e' contro la vita. Tutto ciò è irrazionale, vi ammazzate tra di voi e non sapete nemmeno il perché. Tutto ciò è assurdo"