CGIL: viva preoccupazione per i disagi della Magistratura in Calabria

11 lug 11 Esprimiamo come CGIL Calabria viva preoccupazione per le reiterate denuncie da parte di magistrati che mettono a nudo le difficoltà operative con le quali sono costretti a lavorare nelle varie Procure della Regione. Lo aveva già fatto il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Dottor Mario Spagnuolo, lo ha fatto il Procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro Dottor Giuseppe Borrelli. Siamo, purtroppo, convinti che in Calabria il prezioso lavoro della Magistratura possa essere indebolito dalla carenza strutturale di mezzi e risorse che invece occorrerebbero, in misura adeguata, per consentire agli Uffici Giudiziari di adempiere al meglio alla loro funzione costituzionale di fare giustizia. Avevamo già manifestato la nostra preoccupazione subito dopo il grido di allarme del Procuratore Generale, lanciato in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, che conferma il triste primato, tutto calabrese, di una criminalità che ha raggiunto livelli emergenziali di caratura nazionale con un evidente sbilanciamento tra la proporzione del fenomeno ndranghetistico e le risorse necessarie a contrastarlo. Un grido di allarme caduto nel vuoto considerato che né il Governo Nazionale né quello Regionale si sono adoperati per garantire ascolto e risposte adeguate. Per quanto ci riguarda intendiamo avviare, unitamente alla categoria della Funzione Pubblica, una vera e propria vertenza sull’organico esistente negli Uffici Giudiziari calabresi che negli ultimi dieci anni, relativamente al personale tecnico-amministrativo, ha subito un calo poderoso. Auspichiamo, inoltre, che tutte le Forze Politiche e tutti i Parlamentari calabresi facciano sentire la loro voce sollecitando ai Ministeri competenti necessari e utili provvedimenti al fine di offrire ai cittadini calabresi l’esigibilità di uno stato di diritto e di un effettivo percorso di legalità indispensabili per sostenere in Calabria un processo di vero cambiamento democratico. A sostegno del lavoro e dell’azione della Magistratura attiveremo, con il necessario impegno, un percorso di iniziative per discutere e decidere azioni operative e incisive da mettere in campo insieme a tutte le forze sane e democratiche della nostra regione.