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    Bomba a PG Reggio, Gip affida incarico a periti

     

     

    Bomba a PG Reggio, Gip affida incarico a periti

    08 lug 11 Il giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Assunta Maiore, ha affidato quattro incarichi ai periti, tutti professionisti di Roma, che dovranno analizzare gli elementi raccolti dall'accusa nell'ambito dell'inchiesta sulle bombe fatte esplodere lo scorso anno contro la Procura generale di Reggio e l'abitazione del procuratore generale Salvatore Di Landro, e sull'intimidazione al procuratore di Reggio, Giuseppe Pignatone, con un bazooka fatto trovare davanti la sede della Dda reggina. Gli esiti delle perizie, richieste dai magistrati della Dda di Catanzaro, saranno acquisite dal Gip attraverso un incidente probatorio. Al termine dell'affidamento degli incarichi il Gip ha aggiornato l'udienza al 28 ottobre prossimo, quando i periti depositeranno gli esiti della loro attività. Nell'ambito dell'inchiesta sulle intimidazioni ai magistrati reggini nei mesi scorsi sono state arrestate 4 persone, ritenute mandanti ed esecutori della strategia della tensione. L'inchiesta ha avuto un impulso decisivo dalle dichiarazioni del boss pentito Antonino Lo Giudice, che si è autoaccusato di essere il mandante ed ha chiamato in causa il fratello Luciano ed altre due persone: Antonio Cortese, ritenuto l'esperto di esplosivo della cosca, e Vincenzo Puntorieri, legato allo stesso Cortese, accusati dell'esecuzione materiale dell'attentato. Le perizie riguarderanno alcuni capi d'abbigliamento trovati a casa di Cortese e Puntorieri ed i resti delle bombe fatte esplodere il 3 gennaio 2010 ed il 26 agosto, oltre al bazooka fatto ritrovare davanti la sede della Dda. Alcuni accertamenti saranno compiuti anche sulla cabina telefonica dalla quale Cortese, secondo l'accusa, avvertì il 113 della presenza del lanciamissili, e sulla registrazione della telefonata per avere la certezza che a chiamare sia stato proprio Cortese. Cortese e Puntorieri saranno sottoposti anche a perizia antropometrica. Le perizie riguarderanno anche il ciclomotore Honda SH300 sequestrato ad uno degli arrestati e dello stesso modello di quello che si vede nel video dell'attentato alla Procura generale. Alla stessa perizia sarà sottoposto un ciclomotore identico che era stato sequestrato in una fase precedente dell'inchiesta, antecedente alle dichiarazioni di Lo Giudice, e che vedeva coinvolti, come presunti autori, esponenti della cosca Serraino di Reggio Calabria.

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