Intero quartiere abusivo sequestrato a Lamezia dai CC

06 lug 11 Un intero quartiere di contrada Lagani di Lamezia Terme è stato sequestrato stamani dai carabinieri perché costruito abusivamente. Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso dal gip del Tribunale su richiesta della Procura di Lamezia. I carabinieri della Compagnia lametina hanno indagato per mesi su cinque palazzine realizzate in contrada Lagani ed occupate da dieci nuclei familiari legati da stretti rapporti di parentela. Nel corso degli accertamenti, compiuti con l'ausilio del personale dell'Ufficio tecnico del Comune, gli investigatori hanno accertato che le famiglie avevano realizzato cinque immobili, uno adiacente all'altro, fino a formare un vero e proprio quartiere. I fabbricati, alcuni dei quali ultimati e rifiniti, sono di quattro piani, ognuno dei quali esteso per 250 metri quadrati e sono stati realizzati in una zona sottoposta a vincolo idrogeologico, paesaggistico ed ambientale ed a rischio sismico e, in parte, anche su suolo demaniale perché a ridosso del torrente Canne. Nel corso delle indagini è emerso che per uno degli edifici era stata emessa un'ordinanza di demolizione divenuta definitiva. La Procura di Lamezia ne ha quindi ordinato l'abbattimento, eseguito nei giorni scorsi dai vigili del fuoco. Gli immobili, tra l'altro, sono stati costruiti in zona agricola dove è possibile eseguire solo interventi per la realizzazione di fabbricati rustici. Constatato che non è pendente alcuna domanda di condono, la Procura ha chiesto al gip l'emissione di un provvedimento di sequestro preventivo che è stato eseguito stamani. Nel provvedimento si dà tempo sino al 20 settembre prossimo per lo sgombero delle restanti quattro palazzine. In caso di mancato adempimento, dopo la scadenza del termine, interverranno le forze dell'ordine per liberare gli edifici.

Appartengono alla famiglia Notarianni, ritenuta dagli inquirenti vicina al presunto clan della 'ndrangheta Giampa', le quattro villette sequestrate stamani dai carabinieri a Lamezia Terme perché costruite abusivamente e per le quali sono state denunciate 23 persone. Già a metà giugno, si era proceduto, su disposizione della Procura ad abbattere un altro immobile, costruito anch'esso abusivamente nello stesso recinto delle villette sequestrate stamani, e di proprietà di Giovanni Notarianni, 40 anni, non solo perché costruito abusivamente, ma anche perché realizzato da persone che appartengono a famiglie con parenti pregiudicati per criminalità organizzata. Un dato, questo, rispetto al quale l'azione della Procura, diretta da Salvatore Vitello, è stata chiara proprio nel colpire nei beni immobili i familiari, gli appartenenti o le persone ritenute vicine alla criminalità organizzata che opera in città. La demolizione dell'immobile era stata effettuata anche perché stabilita da una sentenza passata in giudicato.