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    Porto di Gioia, a Roma intesa su cassa integrazione. Matteoli "Evitata mobilità"

     

     

    Porto di Gioia, a Roma intesa su cassa integrazione. Ministro Matteoli "Evitata la mobilità, ora rilancio"

    05 lug 11 Una cassa integrazione straordinaria per un anno a conclusione di un riconoscimento di crisi aziendale per il porto di Gioia Tauro. E' questo, secondo quanto si è appreso da fonte sindacale al sit-in davanti lo scalo di Gioia Tauro, quanto è stato concordato nel corso della riunione svoltasi al ministero delle Infrastrutture a Roma convocata per discutere della crisi dello scalo. Alla riunione, presieduto dal ministro Altero Matteoli,hanno partecipano il presidente della Giunta regionale della Calabria Giuseppe Scopelliti, quello dell'autorità portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi, ed i rappresentanti della Medcenter e dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sul, oltre ai sottosegretari Aurelio Misiti e Antonio Gentile. A conclusione dei 12 mesi di ammortizzatori sociali, l'azienda verificherà se persistono le condizioni per un reintegro dei lavoratori in esubero. La trattativa sul numero e sulle modalità continuerà in sede locale. La Regione, sempre secondo quanto si è appreso, si è impegnata contestualmente ad accelerare l'attuazione dell'Apq finalizzato alla nascita di un polo logistico intermodale. Inoltre il presidente della Regione Scopelliti ha annunciato che domani si recherà a Ginevra per incontrare il patron di Msc Aponte per verificare la disponibilità della compagnia italo-svizzera di investire nel porto di Gioia Tauro. Le parti si sono date appuntamento fra dieci giorni per ridefinire compiutamente il pacchetto della Cigs e fare il punto definitivo sulla situazione. Nel corso del confronto sia il ministro Matteoli che il governatore Scopelliti hanno criticato la scelta del terminalista di sospendere l'attività del porto a partire da stasera giudicandola intempestiva e hanno annunciato di aver dato mandato all'autorità portuale di Gioia Tauro a studiare un piano per il ritiro delle banchine a Mct proporzionale ai volumi di traffico che vengono meno. Fonti sindacali hanno evidenziato che con la soluzione individuata sarà evitata la mobilità e gli esuberi del personale. Per domattina è in programma un'assemblea dei lavoratori.

    Matteoli "Evitata mobilità, programmato rilancio". "L'Intesa sottoscritta tra il Governo, la Regione Calabria, l'impresa che opera nel porto di Gioia Tauro e i sindacati è un primo passo significativo che evita le procedure di mobilità per il personale e che apre un percorso condiviso per rilanciare l'attività dell'importante scalo portuale, recuperando la sua produttività e salvaguardando i livelli occupazionali". Lo dichiara il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, al termine dell'incontro sul porto di Gioia Tauro cui hanno partecipato anche il sottosegretario, Aurelio Misiti. "Mct - è scritto nell'accordo - ha illustrato la situazione di crisi derivante dalla perdita di volumi produttivi conseguenti alla improvvisa decisione di Maersk di non scalare più il Terminal e dalla perdita di competitività caratterizzata da un progressivo aumento del differenziale tra costi e ricavi arrivato ad un 37%. Tutto ciò ha comportato un risultato di impresa negativo per 1.6 milioni nel 2009, 6.6 milioni nel 2010, 6.6 milioni al 30/06/2011 e con una proiezione di 15.6 milioni al 31/12/2011 e un risultato operativo addirittura peggiore, pari a 3.8 milioni nel 2009, 8.6 nel 2010, 8.3 al 30/06/2011 e 19.5 proiettato al 31/12/2011. Mct ha dichiarato che la situazione impone l'immediata attuazione di un piano di salvataggio aziendale, basato sulla riduzione di tutti i costi, in primis quello del personale che evidenzia eccedenze per numero 467 lavoratori". "Su richiesta del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, anche a nome del Ministero del Lavoro e del Ministero dello Sviluppo Economico - prosegue l'accordo - Mct si é dichiarata disponibile ad accogliere l'istanza di tutte le organizzazioni sindacali, rinunciando ad avviare le procedure di mobilità. L'Azienda proporrà il ricorso alla Cigs per crisi aziendale, che consenta di attuare un piano di risanamento teso al recupero di efficienza organizzativa e di produttività. Si definisce pertanto che sarà tempestivamente avviata la consultazione delle OO.SS. nelle competenti sedi". "Le Istituzioni - prosegue l'accordo - sollecitano tutte le parti presenti a procedere con le necessarie verifiche, al fine di valutare le eventuali analoghe necessità delle Aziende dell'indotto". "La Regione Calabria - è scritto ancora - si è impegnata da parte sua a dare compiuta attuazione alle previsioni dell'Accordo di Programma Quadro del settembre 2010, mirato a proiettare il Porto di Gioia Tauro dallo status attuale di Porto di transhipment a Polo logistico integrato, che prevede la realizzazione accanto all'attuale Terminal di un Gateway ferroviario ben collegato alla rete del sistema nazionale e di un distretto logistico, inteso come insieme di interventi in grado di creare le condizioni necessarie a favorire l'insediamento dei grandi operatori industriali e logistici. La realizzazione di tale progetto consentirà oltre ad eliminare uno dei fattori di svantaggio competitivo del Terminal nei confronti dei porti concorrenti (Tangeri, Port Said, Valencia, Algeciras) che già dispongono di zone franche e distretti industriali integrati, di garantire sviluppi occupazionali, necessari non solo per la gestione delle eccedenze nell'attività terminalistica ma anche per consentire il rilancio occupazionale nella Piana di Gioia Tauro. Inoltre, la Regione si è impegnata ad attuare tutti gli interventi possibili di politiche attive e passive in favore dell'occupazione necessari al sostegno del Piano di Risanamento di Mct e della realizzazione delle iniziative dell'Apq". "Contship Italia - precede l'accordo - da parte sua si dichiara disponibile a collaborare con la Regione e Invitalia per costituire una società di warehousing che funga da progetto pilota per catalizzare l'interesse di società qualificabili come anchor business nel loro segmento di attività logistica e industriale. Le organizzazioni sindacali da parte loro si fanno parte garante per il mantenimento di un clima di relazioni industriali sereno e collaborativo e per l'elaborazione di un Contratto d'Area della Piana di Gioia Tauro, strumento operativo per attirare future iniziative imprenditoriali nel costituendo distretto logistico". "Il Ministero dello Sviluppo Economico - prosegue l'accordo - si impegna a realizzare quanto di propria competenza per l'inserimento di Gioia Tauro nelle aree di crisi di cui alla Legge 2009. Il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture si impegna a svolgere il ruolo di regia di tutte le iniziative e dei percorsi sopra descritti, garantendo il necessario supporto a tutte le parti interessate e responsabili della buona riuscita di quanto oggetto del presente accordo. Il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, collateralmente, si impegna a svolgere un'attività di ricognizione e verifica su quelli che sono i fattori di distorsione della concorrenza del mercato dei servizi di transhipment nel Mediterraneo: differenziale del costo del lavoro con i Terminal nordafricani; tassazione sui vettori (tasse di ancoraggio) pressoché inesistenti nei porti di transhipment concorrenti con quelli italiani (comunitari e non); accise su gasolio ed energia decisamente più elevate in confronto a quelle appicate in diversi stati comunitari. Tutto quanto sopra al fine di valutare la presentazione di disegni di legge di iniziativa governativa, compatibili con la legislazione comunitaria, finalizzati a sostenere nel prossimo triennio la capacità competitiva delle aziende italiane". "Il tavolo presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - conclude l'accordo - proseguirà i suoi lavori nei prossimi giorni fino alla definizione della vertenza".

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