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    Pensionato uccide 24enne a coltellate a Palmi e si costituisce

     

    Il luogo dell'ìomicidio controllato dai carabinieri

     

    Imprenditore uccide 24enne a coltellate a Palmi e si costituisce. Era la figlia illeggittima

    02 lug 11 Una donna di 24 anni, Giovanna Agresta, di Gioia Tauro, è stata uccisa stamani a coltellate, a Palmi, da un pensionato, Giovanni Ruggero, di 83 anni, che subito dopo il fatto si è costituito ai carabinieri. L'uomo si è presentato verso le 10.30 nella caserma dei carabinieri di Gioia Tauro dicendo di avere ucciso una donna a coltellate e di avere gettato il corpo in una pineta in località Sant'Elia di Palmi. I carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato il cadavere. All'origine del delitto vi sarebbero interessi economici sulla cui natura, però, gli investigatori devono ancora fare chiarezza.

    Giovanni RuggeroMotivi economici. "L'ho uccisa dopo una lite per motivi economici". A dirlo ai carabinieri è stato Giovanni Ruggiero, l'imprenditore di 83 anni di Gioia Tauro che stamani, a Palmi, ha assassinato a coltellate la figlia naturale Francesca Agresta (e non Giovanna come era stato riferito inizialmente). Su quali siano stati questi motivi economici le indagini dei carabinieri proseguono. La ragazza, hanno accertato gli investigatori, è stata colpita con numerosi fendenti al volto ed alla gola. Il coltello é stato ritrovato sotto il cadavere. Padre e figlia, secondo la ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, si erano sentiti ieri sera e stamani si sono visti nel parcheggio di un centro commerciale a Gioia Tauro. La donna, dopo avere lasciato la sua auto, è salita su quella del padre che si è diretto verso la pineta a Palmi. Qui hanno avuto una discussione al termine della quale l'uomo l'ha accoltellata. Nell'auto sono state trovate tracce di sangue. Quindi ha scaricato il corpo e l'arma nella pineta e si é andato a costituire. Ruggiero è adesso accusato di omicidio volontario.

    La disperazione della madre. "Glielo avevo detto di non chiedere niente a quell'uomo, immaginavo potesse finire così": sono le urla disperate lanciate da Rosalba Veneziano, la mamma di Giovanna Agresta, la ragazza di 24 anni uccisa stamani a Palmi dal padre naturale, Giovanni Ruggiero, di 83. La donna, informata dell'omicidio della figlia, è andata lungo la strada che costeggia la pineta di Palmi - in cui è stato trovato il corpo della ragazza - insieme alle zie ed alle cugine della giovane. Le donne si sono lasciate andare a scene di disperazione, piangendo a dirotto ed imprecando contro l'anziano imprenditore che si è costituito ai carabinieri. Giovanna, che portava il cognome del marito della madre, Agresta, deceduto alcuni anni fa, si doveva sposare ed avrebbe manifestato l'intenzione di incontrare il padre naturale per chiedergli un aiuto, probabilmente di natura economica. La madre della ragazza, stremata dal dolore, è poi svenuta. Soccorsa dal 118 è stata portata in ospedale per precauzione. Sul luogo in cui è stato trovato il corpo, è in corso il sopralluogo dei carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro che stanno conducendo le indagini sotto le direttive del procuratore di Palmi, Giuseppe Creazzo, e del sostituto Luigi Iglio. L'obiettivo è stabilire se la ragazza sia stata uccisa dove è stato trovato il corpo. Secondo quanto si è appreso, intanto, la donna sarebbe stata uccisa con alcune coltellate all'addome ed alla gola.

    Francesca AgrestaEra la figlia illeggittima. Giovanna Agresta (nella foto), era la figlia illegittima dell'omicida, Giovanni Ruggiero, di 83 anni, che dopo il delitto si è costituito. Lo si è appreso dai carabinieri. La ragazza, secondo le prime informazioni, era nata da una relazione extraconiugale che l'uomo aveva avuto con una donna di Gioia Tauro. I carabinieri stanno cercando adesso riscontri al racconto dell'uomo, a cominciare dal luogo dove è avvenuto l'omicidio, e di chiarire quali siano i motivi economici che hanno spinto l'anziano a uccidere la figlia. Giovanni Ruggiero è un noto imprenditore della piana di Gioia Tauro, titolare di un'azienda per la vendita del gas. Il figlio dell'imprenditore, Vincenzo, è impegnato in politica da anni e in passato è stato assessore alla Provincia di Reggio Calabria con il Pri e al Comune di Gioia Tauro. Alle ultime elezioni comunali di Gioia Tauro del 2010, Vincenzo Ruggiero si era candidato a sindaco col sostegno del Pri e dell'Udc uscendo sconfitto al primo turno.

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