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    Complotto contro PM Cisterna, pentito Di Dieco accusa Lo Giudice

     

     

    Complotto contro PM Cisterna, pentito Di Dieco accusa Lo Giudice

    30 giu 11 E' Antonio Di Dieco il collaboratore di giustizia che accusa Nino Lo Giudice di avere preso parte ad un complotto per delegittimare il procuratore aggiunto della Dna, Alberto Cisterna. Lo rivela il Corriere della Calabria, settimanale che sarà in edicola domani. Il giornale diretto da Paolo Pollichieni, dà inoltre notizia del fatto che la Procura di Roma, sulla scorta dell'esposto presentato martedì scorso dal legale di Di Dieco, avvocato Claudia Conidi, e dalle dichiarazioni rese da Di Dieco già il 26 maggio scorso, quindi prima che si avesse notizia delle accuse di Lo Giudice a Cisterna, ha avviato una autonoma indagine. La competenza di Roma - scrive il settimanale - risiede nel fatto che qualora effettivamente Lo Giudice abbia deliberatamente calunniato il procuratore aggiunto della Dna, tale reato si sarebbe materializzato a Roma dove, nel carcere di Rebibbia, Nino Lo Giudice ha reso tali dichiarazioni.

    Della vicenda del pentito Di Dieco, non facendone però il nome, era tornato ieri ad occuparsi sul suo sito "Guardie e Ladri" il giornalista del Sole 24 Ore Roberto Galullo. Stamani il quotidiano Calabria Ora pubblica una lettera del pentito, anche in questo caso senza fare il nome, inviata al suo avvocato, Claudia Conidi. Galullo, sul suo blog, ha scritto che il pentito cosentino che vuole denunciare il complotto contro Cisterna ha dato il via libera per presentare un esposto alla Procura di Roma e che il suo legale, l'avv. Claudia Conidi, già ieri si sarebbe recata a depositare un esposto-denuncia. Galullo scrive anche che lo stesso avvocato ha anticipato a Cisterna che il proprio assistito aveva appreso direttamente da Lo Giudice delle sue intenzioni. Nella lettera pubblicata da Calabria Ora, Di Dieco scrive al suo legale: "sono a conoscenza diretta che contro il dott. Cisterna è in atto un complotto per infangare la sua onorabilità. Dico ciò perche nel reparto transito di .. ho raccolto in pochi incontri con Nino Lo Giudice tutta la sua rabbia verso il dott. Cisterna e il dott. Mollace. Non solo ma ho raccolto anche in questi mesi le confidenze di Consolato Villani (nipote di Lo Giudice) che mi ha confermato il piano strategico attuato da Nino Lo Giudice, ovvero 'attaccare' l'onorabilità del dott. Cisterna e del dott. Mollace in virtù di un accordo con i Condello, affinché, in cambio, il 'supremo' abbia clemenza verso i loro familiari, rimasti a Reggio Calabria e prossime vittime di vendette trasversali"

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