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    Sindacati "Grave situazione lavoratori ex Why Not"

     

     

    Sindacati "Grave situazione lavoratori ex Why Not"

    20 giu 11 "E' grave la situazione che oggi vivono i lavoratori appartenenti alla legge regionale 28/2008 'ex Why Not Servizi Amministrativi' oggi impegnati nei Progetti affidati alle società Calabria Etica e Calabria Lavoro, progetti che si occupano di Assistenza alle famiglie: 'Family Tutor' e Anagrafe della dispersione scolastica, oltre ad un cospicuo contingente impegnato nei servizi amministrativi ausiliari negli uffici dei tribunali e delle Corti d'appello della Regione". E' quanto si afferma in un comunicato di Filcams-Cgil, Fisascat - Cisl, Uiltucs-Uil e Ugl nel quale si annuncia in mancanza di risposte un'autoconvocazione per mercoledì 22 giugno davanti alla sede dell'assessorato regionale al Lavoro e alla Formazione. "Alla richiesta di poter programmare la rimodulazione dei progetti - prosegue la nota - per poter costruire nell'arco di un triennio un percorso di stabilizzazione e, quindi, creare prospettive di occupazione reale di questi lavoratori che per oltre dieci lunghi anni hanno lavorato presso gli uffici regionali come personale amministrativo della stessa Regione, non ci è stata data una risposta. Il percorso di questi lavoratori è stato un vero e proprio 'calvario' che dura da più di due lustri, gli stessi, hanno sopperito in passato alla cronica mancanza di personale dei dipartimenti regionali, predisponendo atti e, altre competenze legate all'apparato burocratico dell'Ente regione, che hanno permesso alla stessa di onorare gli impegni e garantire i servizi alla collettività". "Altro aspetto - prosegue la nota - è legato alle umiliazioni e situazioni a dir poco imbarazzanti di cui gli stessi sono stati involontari protagonisti, a causa dei servizi legati a progetti difficilmente realizzabili all'interno del tessuto socio-economico della Calabria, per non parlare del vero e proprio rapporto di 'subordinazione' che si è creato in alcuni casi all'oscuro delle stesse Aziende che, in sede contrattuale, hanno sottoscritto contratti 'parasubordinati' con gli stessi lavoratori". "Vogliamo appellarci alla sensibilità di tutta la classe politica regionale a iniziare dalla Giunta regionale - riporta la nota - perché non vorremmo pensare che le promesse fatte a questi lavoratori durante la campagna elettorale erano legate al classico vento che soffia nel periodo che, una volta passato, non lascia traccia".

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