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    Operazione Minotauro contro la ndrangheta dei CC 151 arresti, 8 in Calabria

     

     

    Operazione Minotauro contro la ndrangheta dei CC dal Piemonte a Reggio Calabria: 151 arresti, 8 in Calabria

    08 giu 11 E' di 151 arrestati e 40 indagati in stato di libertà il bilancio definitivo dell'operazione condotta da carabinieri e guardia di finanza di Torino contro la 'ndrangheta nelle province di Torino, Milano, Modena e Reggio Calabria. Degli arrestati 148 sono finiti in carcere su ordine di custodia cautelare emesso dal gip, due sono agli arresti domiciliari e uno e' stato arrestato in flagranza di reato, in quanto trovato in possesso di 100 grammi di cocaina. Diciassette persone si trovavano già agli arresti, mentre 6 al momento sono latitanti di cui 2 da parecchio tempo. Un arresto è stato eseguito in Francia su mandato di cattura internazionale. Gli arresti eseguiti in Calabria sono stati 8, di cui uno eseguito nei confronti di una persona che si stava rifugiando all'interno di un bunker, a fronte di 11 ordinanze di custodia in carcere. Durante l'operazione è stato recuperato un manoscritto contenente formule rituali di affiliazione alla 'ndrangheta. Filmati documentano 138 incontri tra affiliati per trattare argomenti di qualunque genere inerenti l'organizzazione criminale. Tra questi, 5 sono stati girati durante funerali e uno durante una comunione.

    Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere spiccata dal gip di Torino per oltre 150 affiliati alla 'ndrangheta sta venendo eseguita in queste ore dai carabinieri del capoluogo piemontese nelle province di Torino, Milano, Modena e Reggio Calabria, dove sono in corso anche numerose perquisizioni. L'operazione, denominata 'Minotauro', è coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Torino e vede impegnati circa 1.300 militari. Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, usura, estorsione ed altri reati.

    Otto arresti in Calabria: Sono otto le persone arrestate dai carabinieri in provincia di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione 'Minotauro', coordinata dalla Dda di Torino. Le persone arrestate sono Giuseppe e Pasquale Barbaro, di 49 e 60 anni, entrambi di Platì; Vito Marco Candido (30), di Stilo; Francesco Giorgio (63), di Gioiosa Jonica; Giuseppe Iaria (47) di Condofuri; Vito e Rocco Polifroni, di 40 e 69 anni, di Platì, ed Antonino Zampaglione (63) di Montebello Ionico. Agli otto si aggiungono poi Natale e Rocco Trimboli, già latitanti da diverso tempo, ed una undicesima persona che si è resa irreperibile ed è attualmente ricercata. Gli arrestati sono tutti, dunque, operanti nella locride. Nel corso dell'operazione i carabinieri hanno compiuto anche due perquisizioni in abitazioni di esponenti delle cosche che risiedono nella zona e nell'area di Scilla, attigua invece al capoluogo.

    Manoscritto con rituale affiliazione. Un manoscritto contenente formule rituali di affiliazione alla’ndrangheta, chiamato nelle intercettazioni anche "il Vangelo", e' stato trovato nel corso delle indagini che hanno portato alla maxioperazione condotta dai carabinieri di Torino questa mattina, con l'esecuzione di 151 arresti. L'uso peculiare del linguaggio e della terminologia e' stato sottolineato dagli inquirenti come tratto peculiare dell'organizzazione, "non un mero dato formale - ha detto il procuratore Sandro Ausiello - ma il modo in cui si realizzano i fondamenti del sodalizio criminoso". I carabinieri hanno documentato, con intercettazioni audio e video e con pedinamenti, 138 incontri fra 'ndranghetisti di ogni livello per trattare ogni genere di affari. Tra questi incontri anche 5 funerali e una Comunione. Anche un semplice brindisi a tavola, come si e' visto in uno dei video mostrato in conferenza stampa, poteva nascondere dietro formule apparentemente incomprensibili, la sigla di un patto. Concorso esterno in associazione mafiosa e' il reato contestato a Nevio Coral, ex sindaco per 30 anni di Leini' (TO). "Il principio che dobbiamo adottare - dice Coral in un'intercettazione telefonica con uno degli 'ndranghetisti arrestati - e' la creazione di un gruppo: ne mettiamo uno in Comune, uno in Consiglio, uno alla Pro Loco, e cosi' diventiamo un gruppo forte". Il Procuratore capo Giancarlo Caselli ha definito Coral "un biglietto da visita per la 'ndrangheta da spendersi nel mondo imprenditoriale e politico piemontese. Un soggetto ben collocato nell'ambiente 'ndranghetista, che foraggia gli affiliati quando detenuti, che promette posti di lavoro, che consente a esponenti malavitosi di insediare la sede della loro impresa nei capannoni della Coral Spa. Non certo uno spettatore passivo - ha aggiunto Caselli - non c'e' alcun dubbio del Gip sulla sua consapevolezza" di trattare con un'organizzazione criminale.

    5 arresti a Modena. ono cinque gli arresti eseguiti dai carabinieri del Comando provinciale di Modena nell'ambito dell' operazione 'Minotauro', coordinata dalla Dda di Torino, per concorso nel traffico di sostanze stupefacenti aggravata dall' uso del metodo mafioso. Sono stati catturati Antonio Pagliuso, 47 anni, di Crotone e domiciliato a Vignola; Domenico Longobardi, 33 anni, di Castellammare di Stabia, residente a Modena; un albanese di 36 anni che vive a Carpi, Edmont Dedaj; due marocchini di 41 e 49 anni, Abdelaziz e Mohamed Asmoun, residenti a Savignano sul Panaro e Vignola. I carabinieri di Modena hanno eseguito altre perquisizioni nei confronti di affiliati all'organizzazione, che hanno portato al sequestro di oltre 20.000 euro in contanti.

    Grasso: ndrangheta sempre più avvolgente. "Dopo la Lombardia, ecco che con l'operazione Minotauro in Piemonte si ricostruisce la mappa della struttura della 'Ndrangheta e dei suoi beni per un valore di 10 milioni di euro: la presenza al Nord sempre piu' avvolgente non fa perdere di vista, però, la direzione strategica che rimane sempre in Calabria". Così il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, ha commentato l'operazione che sta portando all'arresto di oltre 100 persone in diverse parti d'Italia. Grasso ha voluto poi esprimere "complimenti per l'eccezionale operazione portata al successo, dopo anni di approfondite indagini, dai carabinieri di Torino e, sotto l'aspetto patrimoniale, dai centri operativi di Milano e Genova della Direzione Investigativa Antimafia, mirabilmente coordinati dai magistrati della Dda di Torino".

    Tassone: Plauso au magistrati. ''Un plauso ai magistrati per l'operazione Minotauro, che conferma come il fenomeno sia sempre più diffuso sul territorio nazionale e stia ampliando i suoi confini". Lo afferma Mario Tassone, vice segretario Udc e componente della Commissione Antimafia. "I riscontri di collegamenti - aggiunge - con il mondo della politica confermano la bontà delle iniziative assunte dalla Commissione Antimafia che ha approvato due codici deontologici riguardo alle candidature". "Certamente - conclude - c'é bisogno di vigilanza e di un'assunzione di responsabilità da parte delle forze politiche. La Commissione Antimafia, a mio avviso, dovrà continuare ad approfondire temi ed argomenti che le ultime maxi operazioni hanno evidenziato"

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