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    In Calabria nasce la bottega della legalità

     

     

    In Calabria nasce la bottega della legalità

    01 giu 11 Nascerà anche in Calabria "La Bottega della legalità", grazie all'accordo di cooperazione firmato oggi dal presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico e dal vicepresidente dell'associazione nazionale Libera, don Marcello Cozzi. Sarà una vetrina e dunque, un punto di promozione e commercializzazione dei prodotti agricoli e non solo, ricavati dai terreni confiscati alla criminalità organizzata e dati in gestione a cooperative sociali in un'ottica di valorizzazione delle esperienze di riutilizzo a fini sociali dei beni sottratti alle mafie. L'iniziativa, fortemente voluta da Talarico, suggella un impegno consacrato all'unanimità dal Consiglio regionale in un ordine del giorno approvato nella seduta del 22 febbraio scorso. Il convegno, che si è tenuto nell'auditorium Nicola Calipari, alla presenza dei rappresentanti delle forze dell'ordine, della magistratura e della società civile, si è snodato in tre momenti: il ricordo, con la proiezione di un video, nel 21/mo dalla scomparsa, di mons. Italo Calabrò, presidente della Caritas diocesana, straordinaria figura di sacerdote al servizio degli ultimi; la firma del protocollo tra il Consiglio regionale e l'associazione Libera per la gestione della "Bottega della Legalità" intitolata a Domenico Gabriele, detto "Dodo", finito accidentalmente nel mirino della criminalità mentre giocava con altri bambini a calcetto e, infine, il bilancio dell'associazione "ReggioLiberaReggio", ad un anno dalla conclusione della campagna per la legalità "La libertà non ha pizzo" promossa dalla stessa associazione. Nel corso del suo intervento, Talarico, ha affermato: "Fin dal nostro insediamento, il tema della legalità è stato uno dei principali fronti d'impegno del Consiglio regionale che, nel corso di un anno, ha approvato significativi provvedimenti per l'affermazione della cultura dei diritti e dei doveri. Al contempo, abbiamo instaurato una interlocuzione permanente con i giovani che hanno visto questo Palazzo diventare teatro di numerose iniziative di divulgazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e della giustizia, con il coinvolgimento di esponenti di primo piano della Magistratura e delle forze dell'Ordine. Ed è a questi ultimi che voglio rivolgere un sentito plauso per l'encomiabile attività di repressione condotta in Calabria con risultati eccellenti". "Un grazie - ha aggiunto - va anche a Libera ed a tutte le associazioni che lavorano per il riscatto socio-economico di questa terra. Voglio in questa sede confermare che proseguiremo lungo il percorso intrapreso, aprendo il Palazzo ad ogni apprezzabile iniziativa per la diffusione della cultura della legalità. La 'ndrangheta e' riconosciuta oggi come la più potente e pericolosa organizzazione malavitosa in Italia con robuste ramificazioni in Europa e nel mondo. Per vincere la battaglia contro l'antistato, occorre dunque unità d'intenti, massimo impegno e coesione". Sulla stessa lunghezza d'onda, il presidente della Commissione contro la 'ndrangheta, Salvatore Magaro'. "Sono fiducioso - ha sostenuto - sull'esito della lotta alla criminalità organizzata. E' cresciuta infatti, su questo tema, la sensibilità della società civile; e, anche la Chiesa ed il mondo del volontariato sono in prima linea accanto alla magistratura e alle forze dell'ordine che, senza dubbio, meriterebbero più risorse e strumenti. Anche le Istituzioni devono poter diventare sempre più protagoniste del processo di rinascita della Calabria". Nel corso del dibattito è intervenuto per un breve messaggio di saluto il sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena il quale ha reso noto che il prossimo 16 giugno sarà ufficialmente dedicata una via della città in memoria di don Italo Calabrò, presidente della Caritas diocesana, scomparso 21 anni orsono. All'iniziativa hanno preso parte il referente di Libera, Mimmo Nasone; il presidente dell'Agape e coordinatore del Centro servizi per il volontariato, Mario Nasone; Claudio La Camera del Museo della 'ndrangheta di Reggio; Piero Milasi, imprenditore reggino dell'associazione ReggioLiberaReggio; Salvatore Mafrici dello Sportello Sos Giustizia. Infine, è stato reso noto che già 45 imprese di Reggio, hanno aderito all'iniziativa "La libertà non ha pizzo", promossa dall'associazione "ReggioLiberaReggio", impegnandosi ad esporre nelle proprie sedi il logo che è stato consegnato loro, stasera, dal capo di gabinetto del Presidente del Consiglio regionale, Pasquale Crupi. (ANSA).

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