Ass. Turismo Diamante : Film Albanese offende la Calabria

31 gen 11 Finanziare Il Film “Qualunquemente” con i soldi dei Calabresi è emblematico di come la Calabria, che tanto poco investe in cultura e promozione, continui a fare scelte se non sbagliate, quantomeno inopportune. Pertanto sono completamente d’accordo con le critiche mosse nei giorni scorsi, dal consigliere regionale Giuseppe Caputo, all’ operato di Calabria Film Commission, che ha voluto cofinanziare il film di Giulio Manfredonia interpretato da Antonio Albanese, campione di incassi in queste settimane al botteghino. Lo afferma in una dichiarazione l’ Assessore al Turismo e Spettacolo del Comune di Diamante , Franco Maiolino. Quale assessore al Turismo e Spettacolo di Diamante, città in cui sono stati girati ben quattro film e sede del “Diamante Film Festival,” dove si conferiscono i”Diamanti” del Cinema, giunto quest’anno alla terza edizione, ritengo di avere titolo per intervenire nel dibattito in corso, anche perché, soltanto l’anno scorso, abbiamo conferito proprio a Calabria Film Commission tale premio, nella sezione “Calabria Cinema” al film “Il Volo” di Wim Wenders e non vorremmo pentircene. La mission delle Film Commission regionali, che sono emanate dalle Regioni, è quella di contribuire allo sviluppo turistico locale ed economico del territorio, valorizzando ed utilizzando strutture, luoghi, maestranze e professionalità locali, nonché quella di promuoverne l’immagine e di contribuire alla crescita culturale e sociale dei loro territori. Operazione di cui le Film Commission delle vicine Puglia e Lucania stanno dando ottimi esempi; basti pensare al recente “Basilicata coast to coast” o alle locations cinematografiche del Salento. Il film di Albanese, indipendentemente dai gusti personali, non risponde a nessuno dei requisiti necessari per accedere al supporto economico e logistico che le Film Commission erogano. Anzi nel presentare una Calabria brutta sporca e cattiva, anche se grottescamente, delinea uno stereotipo di calabrese che è un mix di ignoranza, volgarità, maschilismo, corruzione e qualunquismo che né le labili figure del Sindaco De Santis, né l’onesto tenente Cavallaro riescono ad attenuare. Inoltre, nessuno spunto alla riflessione nasce dalla visione di questo film, né ci convince quanto affermato dall’ex presidente Zinnato di fare delle criticità calabresi il messaggio promozionale della Calabria.Persino la colonna sonora “Onda Calabra” del Parto delle Nuvole Pesanti tradisce l'originalità e le finalità per cui era stata composta ( il film “Doichlandia” sull'emigrazione dei calabresi in Germania ) e suscita nella rivisitazione di Albanese il dissenso del suo autore Peppe Voltarelli I soldi pubblici di Calabria, che in tale settore non sono andati a “Ovunque Miracoli” il film sulla vita di San Francesco di Paola di Salvatore Metastasio, a “L’ultimo Re” di Aurelio Grimaldi, interamente girato a Cirella di Diamante, che ancora affanna per essere distribuito, e che non vanno al Film “Ferramonti, il campo della palude”, del regista fuscaldese Salvatore lo Piano, non possono e non devono andare a film come “Qualunquemente” che non giovano alla nostra regione e che fra l’altro hanno solide gambe economiche per sorreggersi col botteghino.