Papasso (Pse) “maggioranza inginocchiata al Sindaco a Cassano”

25 gen 11 Come volevasi dimostrare. La maggioranza del Consiglio Comunale di Cassano All’Ionio, sulla vicenda della decadenza del Sindaco, si è inginocchiata dinanzi alla “Legge Vergogna”. Lo afferma il segretario del PSE cosentino, Gianni Papasso. Non avevamo nessun dubbio, -spiega Papasso- da tempo ha scelto la strada del vivacchiare, invece di ragionare e di essere ossequiosa delle leggi e dei regolamenti. Non avevamo nemmeno alcun dubbio sul comportamento di taluni consiglieri che, dimentichi dell’impegno assunto con gli elettori, da tempo hanno scelto la strada della non scelta. Non ci ha stupito nemmeno il discorso arcaico del capogruppo del PDL:, ha stabilito una nuova politica: il collaborativismo. E’ come il miracolo di San Gennaro, puntualmente si rinnova. I cittadini ricordano bene i suoi comportamenti: di sera si presenta in TV con il simbolo del Partito Repubblicano e la mattina successiva accetta la candidatura nella lista della D.C.; denuncia Frasca per reati di mafia e poi ne accetta la presidenza del consiglio; nell’ultima competizione elettorale attacca spudoratamente Gallo e la sua famiglia , con le luci del giorno dopo si pente e ritratta, gli esempi potrebbero continuare. E’ storia antica! La città ha capito che nel “Palazzo” le leggi ed i regolamenti vengono stracciati. I cittadini assistono nell’indifferenza, si allontanano sempre di più dalle istituzioni, con la consapevolezza che gli interessi generali sono stati sostituiti dagli interessi personali e particolari. Assistono, senza particolare stupore, al crepuscolo della fittizia “Rivoluzione Culturale”. Siamo certi che ci sarà un “Giudice a Berlino” e quanto prima i fatti si incaricheranno di darci ragione. Sarà il momento del tramonto delle ipocrisie e il ritorno della legalità e dell’agibilità democratica. Nel frattempo, senza disturbare il manovratore, senza farci distrarre e intimidire dalle volgari provocazioni, continueremo nella nostra politica di essere sempre e solo a disposizione della gente, denunciando fatti, misfatti, pressappochismi e illegalità. Lavoreremo, soprattutto, per riprendere il confronto e il dialogo civile e democratico, nella consapevolezza che gli appiattimenti e gli accomodamenti giovano e favoriscono solamente il singolo, mentre sono di pericoloso nocumento per tutta la collettività.