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    Di Stasi "No a vincoli su emodinamica a Catsrovillari"

     

     

    Di Stasi "No a vincoli su emodinamica a Catsrovillari"

    10 gen 11 Sulla vicenda dell’emodinamica nella divisione di cardiologia dell’ospedale di Castrovillari “c’è un equivoco di fondo: il servizio è stato già realizzato e non rientra nei vincoli posti dal Governo nazionale perché non si tratta di una nuova iniziativa, e quindi non vi può essere obbligo di “sospensione””. A sostenerlo è il presidente dell’Associazione “Amici del Cuore di Castrovillari”, Santino Di Stasi, in una lettera aperta al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, a deputati, senatori e consiglieri regionali ed al sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta. Di Stasi fa riferimento alle affermazioni dei giorni scorsi di Scopelliti che ha comunicato che il decreto con cui viene nominato Commissario per l’attuazione del piano di rientro gli impone “di sospendere eventuali nuove iniziative in corso per la realizzazione o l’apertura di nuove strutture fino all’avvenuta adozione della rete ospedaliera”. “Esprimiamo a Scopelliti - afferma Di Stasi - la gratitudine e l’apprezzamento per la sua sensibilità al problema e per l’impegno politico assicurato, ma abbiamo il dovere di rilevare che, nella realtà pratica dei fatti, un reparto già pronto e dotato di tutto quanto è necessario per operare e per fronteggiare emergenze vitali, sta imboccando una strada lunga e faticosa, ancora più complessa e più difficile di quanto si immaginava. Tenere chiuso questo reparto ancora per un anno o due proprio nel momento in cui la Regione deve risparmiare può significare spendere più risorse o addirittura rischiare una più elevata perdita di vite umane”. “Il servizio di emodinamica - prosegue Di Stasi - era stato inaugurato e “aperto” prima della deliberazione del Consiglio dei Ministri; se fosse entrato subito in funzione non ci sarebbe stato motivo per ritenerlo incluso nei divieti. Renderlo attivo oggi non significherebbe aprire un nuovo reparto ma rendere funzionale un reparto realizzato ben prima del 30 luglio e che può funzionare con lo stesso personale della cardiologia e non costituisce un aggravio finanziario”.

     

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