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    Sovraffollamento carceri, situazione esplosiva in Calabria

     

     

    Sovraffollamento carceri, situazione esplosiva in Calabria

    06 gen 11 Sovraffollamento, suicidi, sciopero della fame e carenza di organico della polizia penitenziaria. Sono queste alcune degli elementi che, secondo la Uil-Pa Penitenziari, rendono esplosiva la situazione nelle carceri della Calabria. Nei pentiziari calabresi il 31 dicembre del 2010 erano detenute 3.316 persone di cui 3.253 uomini e 63 donne. La media dell'indice di sovraffollamento regionale si e' attestata al 77,3% che pone la Calabria al terzo posto delle regioni con il piu' alto tasso di sovraffollamento penitenziario. Il segretario generale della Uil-Pa Penitenziari, Eugenio Sarno, secondo il quale ''la presenza di 1.446 detenuti in piu' rispetto alla capacita' ricettiva massima degli istituti di pena calabresi, rilevata al 31 dicembre, e' la fotografia piu' nitida dell'universo carcere e dell'anno che si e' lasciato alle spalle''. Lamezia Terme (176,7%) e' l'istituto penitenziario con il piu' alto indice di affollamento e risulta essere anche al primo posto nazionale in questa speciale classifica. Non di meno preoccupanti i livelli di affollamento a Locri (124%) ed al decimo posto nazionale; Reggio Calabria (119,5 %) 14/mo posto e Castrovillari (116,8%) 15/mo posto. La situazione e' difficile anche per quanto riguarda i suicidi avvenuti nelle case circondariali. Nel 2010 si sono verificati tre suicidi (Palmi, Reggio Calabria e Vibo Valentia). In tutti gli istituti si sono verificati 48 tentati suicidi. I detenuti che hanno fatto ricorso a scioperi della fame sono risultati essere 340. Gli atti di aggressione in danno di poliziotti penitenziari sono stati 9. ''Per quanto ci riguarda - prosegue Sarno - non abbiamo mai mancato di rilevare e denunciare le gravi criticita' che investono gli istituti calabresi. Vi sono diverse situazioni complesse e pericolose derivanti dagli aspetti di sovraffollamento, promiscuita' e spessore criminale. Occorrono urgentemente investimenti in mezzi, organici e risorse perche' si possa ridare fiato al sistema e contribuire fattivamente a contrastare il crimine organizzato. Purtroppo non scorgiamo alcun segnale in tal senso. E continua a pesare la mancanza di un Provveditore Regionale in pianta stabile che possa quotidianamente coordinare le attivita'''. In Calabria c'e' una situazione di disagio anche per quanto riguarda l'organico della polizia penitenziaria con 1.532 agenti in servizio ai quali si devono scoporare 71 unita' impiegate in strutture non detentive come il Provveditorato e i vari Uffici dell'esecuzione penale esterna. A questi si devono poi aggiungere anche le assenze per malattie a lungo corso e la specificita' di alcuni istituti come Rossano Calabro.

     

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