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    Truffe a fondi pubblici e fatture false, sequestrati beni per un mln di euro a Lamezia

     

     

    Truffe a fondi pubblici e fatture false, sequestrati beni per un mln di euro a Lamezia, 5 denunce

    26 feb 11 Beni mobili e immobili per un valore complessivo di un milione di euro sono stati sequestrati dai militari della Guardia di Finanza a cinque persone di Lamezia Terme. Gli stessi sono stati denunciati per truffa e frode fiscale mediante emissione e utilizzo di fatture false. Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lamezia Terme. Nel corso di una verifica fiscale i finanzieri hanno scoperto che una azienda agricola aveva utilizzato false fatture per poter ottenere dalla Regione un finanziamento destinato all'ampliamento e l'ammodernamento di un allevamento di animali. Nonostante l'azienda avesse già ricevuto la somma di 305 mila euro i lavori eseguiti non erano congrui rispetto ai fondi percepiti. Dagli accertamenti è stato poi individuato un giro di false fatture per un milione e 500 mila euro finalizzate solamente a ottenere i contributi.

    Il sequestrro e' avvenuto a conclusione di complessi ed articolati accertamenti eseguiti sotto il coordinamento della procura di Lamezia Ierme Il provvedimento, emesso dal G.i.p. del tribunale lametino, e' scaturito da un controllo che i finanzieri hanno svolto nei confronti di un'azienda agricola locale, destinataria di aiuti per circa 400.000 euro, erogati dalla Regione Calabria per ampliare ed ammodernare un allevamento di bestiame. Ad insospettire i militari era stata la circostanza che, nonostante l'azienda risultasse aver gia' ricevuto aiuti per circa 305.000 euro e si accingesse a richiedere la restante parte come rimborso delle ulteriori spese sostenute, le opere realizzate non apparivano congrue con gli ingenti investimenti che l'impresa attestava di aver sostenuto per completare il progetto finanziato. L'attenzione dei finanzieri si era concentrata su alcuni documenti fiscali utilizzati dal titolare dell'azienda per ottenere il finanziamento, ricevute da 4 diversi fornitori di opere edili e macchinari per l'agricoltura, tra i quali tre ditte lametine ed una societa' teramana, riportanti importi "gonfiati" e relative a prestazioni mai rese, che hanno generato un vorticoso giro di false fatturazioni per circa 1.500.000 euro. A conclusione delle indagini - alla luce delle quali, in virtu' della rilevanza degli elementi probatori acquisiti, la procura della repubblica di Lamezia Terme ha richiesto ed ottenuto dal g.i.p. l'emissione di un apposito provvedimento di sequestro preventivo di beni - sono state complessivamente segnalate all'autorita' giudiziaria inquirente 5 persone, responsabili, a vario titolo, dei reati di truffa aggravata, falso e frode fiscale mediante emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Sono state, inoltre, interessate le competenti autorita' per il recupero delle somme erogate, il blocco dell'ulteriore elargizione e l'addebito del relativo danno erariale.

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